Emilia Romagna

Aperta camera ardente Giorgio Guazzaloca

Su foto ricordo, 'Non sono vittorie che contano, ma le cause'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 28 APR - E' stata aperta la camera ardente per Giorgio Guazzaloca, l'ex sindaco di Bologna morto mercoledì a 73 anni dopo una lunga malattia. Ad accogliere il feretro, nella Sala Rossa di Palazzo D'Accursio, sede del Comune, il sindaco Virginio Merola - che per domani, giorno dei funerali in Cattedrale, ha proclamato il lutto cittadino - e, tra gli altri, il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti.
    Galletti, che fu assessore della giunta Guazzaloca, la prima e unica non di sinistra nella storia della città, ha composto insieme ad altri tre ex assessori (l'ex vicesindaco, Giovanni Salizzoni, Paolo Foschini e Enzo Raisi) il primo picchetto d'onore. "Non sono le vittorie che contano nella vita, ma le cause per cui ci si batte" la frase scelta sulla foto ricordo dell'ex sindaco.
    Tra i primi a visitare la camera ardente, il suo predecessore a Palazzo d'Accursio, Walter Vitali, e la candidata del centrosinistra da lui sconfitta nel 1999, Silvia Bartolini.

    Alle 18 si è conclusa la camera ardente, in programma dalle 9 di questa mattina, dell'ex sindaco di Bologna, Giorgio Guazzaloca. Il picchetto d'onore finale è stato composto dall'attuale primo cittadino di Bologna, Virginio Merola, del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, dall'ex sindaco del capoluogo emiliano, Walter Vitali, e dalla presidente del consiglio comunale di Bologna, Luisa Guidone.

    GALLETTI: L'INCHIESTA LO AVEVA PROVATO -  L'inchiesta sul filobus a guida ottica Civis che aveva toccato anche Giorgio Guazzaloca "sì, l'aveva provato anche fisicamente. Credo perché tu potevi dire qualsiasi cosa a Guazzaloca ma non mettere in dubbio la sua onestà. Questo era come colpirlo al cuore e così è stato. Per fortuna ha avuto modo di vedere riabilitata la sua figura". Lo ha ricordato il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, rispondendo ai giornalisti a margine della camera ardente.


   CASINI: SAREBBE CONTENTO DI TANTI RICORDI -  "Penso che sarebbe contento di quello che sta succedendo e di quello che avete scritto voi giornalisti. Visto che ce l'aveva sempre con i giornalisti almeno ora si concilierà, se crediamo che leggerà i giornali in Paradiso o comunque in Purgatorio perché un po' di Purgatorio si deve fare". Così l'ex presidente di Montecitorio, Pier Ferdinando Casini, a margine della camera ardente.

   BERSANI: CON LUI VENIVA FUORI IL MEGLIO DELLA POLITICA - Alla camera ardente per l'ex sindaco di Bologna Giorgio Guazzaloca è arrivato anche Pierluigi Bersani. "Dell'intelligenza, della simpatia e l'ironia - ha commentato l'ex segretario del Pd  - tutti hanno detto. Io vorrei sottolineare l'orecchio sul popolo e sulla gente" e il fatto che quando si aveva "a che fare con lui alla lunga veniva fuori il meglio che può fare la politica"

  MEROLA: ERA UNA PERSONA LIBERA - "Vinse le elezioni con l'idea di una lista civica, capace di offrire a una situazione bloccata in città, per errori e presunzioni di chi la governava dal dopoguerra, una nuova prospettiva fondata sul superamento delle contrapposizioni tra destra e sinistra e tesa a valorizzare la civicità, intesa come convergenza per il bene comune e l'interesse generale". Con queste parole Virginio Merola ha ricordato Giorgio Guazzaloca, dopo la chiusura della camera ardente.

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