Emilia Romagna

Decisione anticipa udienza, caso al Csm

Camera penale di Bologna segnala, è successo a tribunale Libertà

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 19 GEN - La decisione dei giudici, prima dell'udienza fissata per discuterne. E' successo a Bologna, al tribunale della Libertà, e l'anomalia del verdetto anticipato (recapitato via mail certificata) è stata segnalata dalla Camera penale con un esposto tra l'altro al ministero della Giustizia, al procuratore generale della Cassazione e al Csm.
    Il caso riguarda uno straniero accusato di un furto in aeroporto a Bologna, nel 2015. La Procura aveva chiesto, mesi dopo, di emettere un'ordinanza di custodia in carcere. Istanza però respinta dal Gip, che non aveva ravvisato esigenze cautelari. L'ordinanza allora è stata impugnata dal Pm ed è stata fissata un'udienza al Riesame per discuterne, il 29 novembre. Il giorno prima, però, al difensore dell'indagato, è stato notificato il provvedimento dei giudici, già motivato, con la firma del giudice relatore e del presidente del collegio: accoglimento dell'appello del Pm e quindi carcere, seppur non esecutivo in vista di un possibile ricorso in Cassazione.
   Lo stesso difensore allora avrebbe fatto presente la cosa in udienza e i giudici, secondo quanto si è appreso, a quel punto avrebbero chiesto di astenersi dal caso. Il presidente del tribunale ha accolto la loro richiesta e affidato il fascicolo a un altro collegio che, dopo aver fissato e celebrato una nuova udienza in camera di consiglio, ha deciso sempre di accogliere l'appello, con diversa motivazione. La Camera penale 'Franco Bricola', con una delibera firmata dal presidente avv.Roberto D'Errico e dal segretario avv.Ettore Grenci, "ribadisce come i principi basilari del sistema processuale penale non possano essere aggirati con macroscopiche violazioni del diritto di difesa, ignorando il principio dell'oralità, del contraddittorio e della collegialità delle decisioni necessari, a maggior ragione, in fase cautelare".

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