Emilia Romagna

Ex capo ufficio stampa Apt, nessun illecito

Grassi, nessun danno all'Azienda e sempre raggiunti risultati

Redazione Ansa

   (ANSA) - RIMINI, 29 AGO - "Non ritengo di avere commesso alcun illecito nel corso del mio incarico e men che meno mi risulta di avere arrecato qualsivoglia danno all'Azienda, che ho difeso e servito perseguendo e raggiungendo sempre i risultati che ci eravamo prefissati, ovvero la crescita di un settore, quello turistico, in relazione al quale l'Emilia Romagna da sempre si esprime in termini di assoluta eccellenza". Lo scrive in una nota Fabio Grassi, che tre settimane fa ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di capo ufficio stampa e responsabile della comunicazione dell'Apt Servizi, l'Azienda di promozione turistica dell'Emilia-Romagna, dopo la vicenda di presunti illegittimi rimborsi spese ottenuti per pranzi con giornalisti che invece non sarebbero avvenuti. I 5 Stelle avevano annunciato un ricorso alla Corte dei conti e un esposto in Procura.

   "Dopo oltre 35 anni di vita, lavorativa e personale, spesi al servizio della Regione ed allo sviluppo del settore turistico ho rassegnato le dimissioni dall'incarico di responsabile dell'ufficio stampa di Apt Servizi non perché colpevole di chissà quale illecito, ma esclusivamente per spirito di servizio e per rispetto nei confronti di un'Azienda che non volevo vedere coinvolta in quello che è esclusivamente un attacco politico attuato tramite la mia persona, con finalità ben più ampie e sin troppo evidenti", aggiunge Grassi, che ha deciso di intervenire con alcune precisazioni poichè "nelle ultime settimane ho avuto modo di leggere notizie di gravi ed oltraggiose irregolarità che sarebbero state poste in essere dal sottoscritto".

   "Visto che gli attacchi e le fuorvianti notizie continuano a proliferare sui giornali, provenienti da chi bene conosce la verità dei fatti, ho deciso di incaricare il mio legale di fiducia, l'avvocato Filippo Cocco, affinché si faccia piena luce su tutte le condotte che mi si vogliono contestare - conclude Grassi - onde ristabilire la verità dei fatti ed il rispetto che ritengo mi siano dovuti per il lavoro fatto e i risultati ottenuti negli anni". (ANSA).

Leggi l'articolo completo su ANSA.it