Emilia Romagna

Smog, polveri 2015 ok ma ozono dilaga

Arpae, annus horribilis decennio, meteo ha favorito inquinanti

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 23 MAG - Polveri fini (Pm10 e Pm2,5) entro i limiti di media annuale ma in aumento il Pm10 nei superamenti giornalieri, con 23 delle 43 stazioni regionali fuori norma.
    Sono dati dell'aria registrati da Arpae in Emilia-Romagna nel 2015, quando le condizioni meteo "sono state quelle che nel decennio hanno favorito di più gli inquinanti".
    Il biossido di azoto (NO2) persiste oltre la norma (5 su 47 le stazioni con medie annuali sopra i limiti) ma la situazione più critica è per l'ozono: dal 2011 le concentrazioni sono in netta diminuzione ma in tutta la regione supera i limiti e per la prima volta, dal 2009, nel 2015 il 100% della popolazione è stata esposta "per più di 25 giorni l'anno a superamenti giornalieri di 120 microgrammi/m3 per almeno 8 ore consecutive".
    Il dato non sorprende visto il meteo, ma guardando il 2013 (94% popolazione esposta), il 2012 (95%) e il 2011 (92%), indica che l'ozono è l'inquinante più diffuso. Continuano entro i limiti monossido di carbonio, benzene e biossido di zolfo.
    "E' chiaro che c'è ancora molto da fare per ridurre l'inquinamento, ma il trend continua a essere positivo, e questo è il frutto degli interventi coordinati su tutto il territorio dell'Emilia-Romagna". Questo il commento dell'assessore regionale all'Ambiente, Paola Gazzolo. "Non ci sono sostanziali novità rispetto a quanto la stessa Arpae aveva anticipato nel gennaio scorso", aggiunge: "Ci aspettavamo un peggioramento rispetto al biennio 2013-14, annate al contrario molto favorevoli alla dispersione degli inquinanti. L'aspetto positivo è che comunque, nonostante la situazione avversa, per il terzo anno consecutivo nessuna stazione urbana ha superato il limite della concentrazione per la media annua, né per le Pm10 né per le Pm2,5. Inoltre, i giorni di superamento del limite, per le polveri, continuano a diminuire". Gazzolo chiude con un esempio: "Nel 2015 ci sono stati ben 123 giorni favorevoli alla concentrazione degli inquinanti, ma solo in 32 di questi (il 26%) sono stati superati i limiti di legge. Tra il 2009 e il 2012 il rapporto è stato sempre superiore al 40%, e tra il 2016 e il 2008 oltre il 50%".

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