Emilia Romagna

Ex-Telecom Bologna, cariche e scontri durante sgombero

Attivisti sul tetto, anche alcuni bambini. Tensioni e cariche davanti al palazzo

Redazione Ansa

Si avvia al termine lo sgombero dell'ex sede Telecom di Bologna. E' stato raggiunto un accordo tra occupanti e servizi sociali del Comune, che hanno promesso un tetto per tutti coloro che, per più di 10 mesi, hanno vissuto nello stabile di via Fioravanti. Nel frattempo, circa una decina di nuclei familiari sono stati ritenuti idonei dai servizi al trasferimento nell'ex Galaxy, un residence dismesso destinato dal Comune ad accogliere i casi di emergenza abitativa.

 

Lo sgombero riguarda un immobile occupato da dicembre 2014 da un'ottantina di famiglie. Sul posto intervenuta una decina di blindati per eseguire il sequestro preventivo della 'maxi-occupazione', esecutivo da marzo con una decisione del tribunale del Riesame che aveva accolto il ricorso della Procura. 

 

Alcune decine di persone, anche alcuni bambini, si sono rifugiati sul tetto del palazzo. Avevavno con sé oggetti come pneumatici e pentole, percossi per protesta. Nell'immobile vivevano da dieci mesi quasi 200 persone, con diversi minori, alcuni nati anche durante l'occupazione abusiva. Le forze dell'ordine, impegnate con circa 200 uomini, sono entrate e hanno trovato alcuni bimbi con le madri, ma molti occupanti sono appunto sul tetto. Diverse strade intorno al palazzo occupato sono state chiuse dai blindati.

Momenti di tensione in strada, con una breve carica della Polizia e lancio di oggetti da parte di manifestanti. Il contatto è stato tra un presidio di attivisti, presenti in appoggio agli occupanti, che è venuto a contatto con il cordone di agenti. In risposta c'è stato un lancio di oggetti contro una camionetta dei vigili del fuoco, che è stata costretta a spostarsi. Nel secondo contatto tra forze dell'ordine e manifestanti in presidio, due attivisti sono rimasti contusi.

Dentro al palazzo anche alcuni assistenti sociali. All'esterno, invece, c'è un presidio di attivisti, con una cinquantina di persone in strada. Affacciata ad una finestra dei vicini uffici comunali è stata vista l'assessore al Welfare Amelia Frascaroli, che sta seguendo l'evolversi dello sgombero.

    MEROLA, SGOMBERO RICHIESTO DA PROCURA - "Per noi è importante non abbandonare chi è in difficoltà come ci viene anche richiesto dal Tribunale dei Minori. Voglio ringraziare il lavoro dell' assessore Amelia Frascaroli e degli operatori che in una giornata così difficile hanno lavorato affinché tutte le famiglie con minori avessero una sistemazione, cosa che siamo in grado di garantire". Il sindaco di Bologna Virginio Merola, commenta la situazione dello sgombero bolognese. "Lo sgombero iniziato questa mattina, richiesto dalla Procura della Repubblica ed eseguito dalla Questura di Bologna, ha visto l'Amministrazione comunale impegnata con i servizi sociali con l'obiettivo che le famiglie, i minori e le persone in fragilità potessero trovare una soluzione abitativa temporanea già da questa sera" spiega il sindaco.

 

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