Emilia Romagna

Giro sedi ANSA d'Italia in ciclomotore, tappa a Catanzaro

Giro sedi ANSA d'Italia in moto, tappa a Napoli

Redazione Ansa

In sella a uno scooter di 50 centimetri cubici di cilindrata, continua il giro delle sedi ANSA in Italia di Eric Bouius: dopo Catanzaro, oggi, per la sua diciassettesima tappa, il 54enne appassionato di informazione e motori ha visitato la sede di Potenza dove ha incontrato i rappresentanti lucani della Lifc (Lega italiana fibrosi cistica). Da Potenza, domani, Bouius raggiungerà Bari; l'arrivo dell'ultima tappa è previsto per il 9 settembre a Bologna. L'iniziativa è finalizzata a raccogliere fondi in favore dei malati di fibrosi ma mira anche a ricordare il giornalista Paolo Castelli, già responsabile della sede di Bologna dell'ANSA, scomparso nel 2014, ed il pilota di motociclismo Andrea Antonelli, morto nel 2013 in un incidente durante il Gp di Mosca di Superbike. A Potenza Bouius ha raccontato aneddoti del suo lungo viaggio (in totale al "traguardo" di Bologna saranno oltre cinquemila i chilometri percorsi in scooter) e soprattutto ha ascoltato le esperienze degli associati lucani della Lifc. "Nel 2016 - ha ricordato il presidente regionale, Domenico Iacobuzio, accompagnato, tra gli altri, dal presidente onorario Sergio Chiriatti e dal tesoriere Antonio Cantore - festeggeremo il 25/o anniversario della fondazione della nostra associazione. In questi anni, l'impegno dello storico presidente Chiriatti e degli altri associati ha consentito di offrire un aiuto concreto, ad esempio con la collaborazione con l'ospedale 'San Carlo' di Potenza, dove operano, anche grazie al nostro contributo, un fisioterapista, un'infermeria professionale e una psicologa per il sostegno ai piccoli pazienti e alle loro famiglie. Inoltre le raccolte fondi sono sempre utili per l'acquisto di nuove e più moderne strumentazioni e per sostenere la ricerca". Nel Centro per la cura della Fibrosi cistica dell'ospedale potentino sono seguiti circa 90 lucani, "mentre un'altra settantina di pazienti - ha aggiunto Iacobuzio - provengono da Puglia, Campania, Calabria, Abruzzo e Molise". Da un paio di anni, in Basilicata, è stato istituito lo screening prenatale per la fibrosi cistica. "I risultati sono incoraggianti, l'aspettativa di vita si è allungata ma - hanno concluso i rappresentanti lucani della Lifc - si può e si deve fare ancora di più, partendo dalla necessità di avere più medici specializzati per questa patologia".

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