Emilia Romagna

Lusenti incontra Aiop, presto soluzione

'Risposte condivise, confermato rafforzamento sanità privata'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 31 OTT - Una soluzione a giorni dei problemi della delibera con cui la giunta regionale ha definito le nuove tariffe delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, scatenando proteste dell'associazione ospedali privati. È l'esito dell'incontro tra l'assessore alla salute Carlo Lusenti, i vertici di Aiop e l'Ausl. Un'analisi condivisa ha permesso, spiega la Regione, di individuare le soluzioni. Confermato il rafforzamento della sanità privata in forte integrazione col settore pubblico.

"L'incontro di oggi con i vertici della sanità regionale ha confermato la stima e la fiducia reciproche. La garanzia di un ruolo per le strutture private accreditate, all'interno del servizio sanitario regionale, ci ha rassicurato sul futuro degli ospedali privati e dei nostri collaboratori. Nei prossimi giorni avremo modo di conoscere i dettagli tecnici di un intervento che rappresenta la soluzione di questa crisi". Così il presidente di Aiop Bologna, Averardo Orta. "Da parte nostra - ha concluso - rinnoviamo l'impegno a lavorare per il bene della sanità regionale e in stretta collaborazione con le strutture pubbliche".

"Apprendiamo con un certo atteso risultato dai lavoratori, dagli operatori sanitari e infine dai mezzi di comunicazione della rientrata minaccia di chiusura di due Ospedali di Bologna, per un annunciato taglio di risorse economiche da parte della Regione Emilia-Romagna". Lo scrive in una nota Rolando Gualerzi, il presidente di ALICe Bologna Onlus, l'associazione per la lotta all'ictus cerebrale. "I due Ospedali bolognesi che erano minacciati del rischio di chiusura, Villa Bellombra e Santa Viola - prosegue Gualerzi - sono strutture sanitare private maggiormente impegnate nella riabilitazione dei pazienti colpiti da ictus cerebrale, e ai quali l'Azienda Usl della nostra provincia ha delegato negli anni, e fino ad oggi, le cure riabilitative per migliaia di pazienti. Quale ALICe Onlus chiediamo che venga confermato al più presto da parte dell'Assessorato politiche per la Salute della Regione Emilia-Romagna il ritiro dell'ipotesi dei tagli annunciati nei giorni scorsi per dare continuità ad una esperienza di lavoro e ricerca che tali strutture hanno svolto e stanno svolgendo, proprio a seguito dell'evento che colpisce 8-10 cittadini di Bologna ogni giorno''. "Sono infatti 3.000-3.500 a Bologna - prosegue ALICe onlus - gli ictus ogni anno che coinvolgono tra famigliari e amici, nella continuità riabilitativa a domicilio oltre 10.000 persone. Diecimila famigliari e persone che ci aggiungono ogni anno ai 10.000 dell'anno prima, e così raddoppiando ogni anno. La riabilitazione, soprattutto nelle prime settimane e mesi, è fondamentale per il benessere dei pazienti, e Bellombra e Santa Viola trattano la maggioranza delle riabilitazioni 'intensive' o di 'lungodegenza'. Si deve ricordare che l'ictus è la seconda causa di morte, ma è la prima per le disabilità che provoca".

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