Emilia Romagna

Pantani: sentito Vallanzasca

Su mandato Pm Forlì. Aveva detto di aver sentito voci complotto

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 21 OTT - L'ex capo della mala milanese, Renato Vallanzasca, è stato sentito come teste dai carabinieri, su delega dei pm di Forlì, nell'ambito delle indagini sulla presunta macchinazione ai danni di Marco Pantani, per espellerlo dal giro d'Italia del '99 che stava vincendo (venne fermato a Madonna di Campiglio per ematocrito oltre 50). Il Bel Renè aveva raccontato di aver sentito, in carcere, voci riguardanti un presunto complotto ordito ai danni del Pirata.

   STAVOLTA HA RISPOSTO -  Renato Vallanzasca stavolta ha risposto. A differenza di quello che fece col Pm di Trento Bruno Giardina e poi con la mamma di Marco Pantani il bel René che fu capo della banda della Comasina e poi pluriergastolano ha risposto ai carabinieri che lo hanno sentito su delega del Pm di Forlì-Cesena, Sergio Sottani che ha riaperto il caso che fu archiviato sul presunto complotto ordito ai danni del Pirata per alterarne le analisi del sangue del 5 giugno '99 a Madonna di Campiglio e escluderlo dal Giro d'Italia che stava dominando. Dal fitto riserbo che circonda l'indagine forlivese si apprende solo che le indagini ora cercano i primi riscontri alle nuove dichiarazioni di Vallanzasca. Vallanzasca sostenne all'epoca di essere stato avvicinato in carcere a Opera (Milano) da uno sconosciuto sedicente membro di un clan di camorra. Il quale lo avrebbe invitato a puntare milioni sul Giro d'Italia ma non su Pantani. ''Non mi permetterei mai di darti una storta. Non so come, ma il pelatino non finisce la gara''. Suggerimento insistito, anche mentre il Pirata dominava il giro. Il 5 giugno 1999, l'affondo: ''Visto? Il pelatino è stato fatto fuori. Squalificato''.
   

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