Emilia Romagna

Cede parete capannone, due operai morti

In provincia di Ravenna. Le vittime avevano 35 e 36 anni

Cede parete capannone, due operai morti

Redazione Ansa

Prima il rumore: il ferro, lo schianto, la polvere dei calcinacci. Poi il silenzio, il dolore, i colleghi che, sotto shock, non hanno potuto fare altro che chiamare i soccorsi. Sotto il tetto che stavano montando su una nuova ala dello stabilimento Madel a Cotignola, nel ravennate, erano rimasti schiacciati i corpi di due operai. Uno, morto sul colpo. L'altro poco dopo. I due di 35 e 36 anni, stavano lavorando su una piattaforma aerea che è stata distrutta dalla caduta del grande oggetto di acciaio e di pannelli prefabbricati. Un crollo violento, un volo di 15-20 metri, che avrebbe provocato anche lo sfondamento del solaio.
In un clima di disperazione, mentre i Vigili del Fuoco si accertavano che sotto quelle macerie non ci fossero altri corpi, sul posto 118, Carabinieri e medicina del lavoro. Gli operai non erano dipendenti della Madel - importante azienda che produce detersivi - ma della Gattelli di Russi (Ravenna) ed erano appunto impegnati nella costruzione della nuova ala, parte di un importante ampliamento. Le vittime sono il 36enne Matteo Buscherini e il 35enne Davide Bellini, entrambi di San Pancrazio di Russi.
Il cantiere è stato sequestro, mentre le indagine dei carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore di Ravenna, Isabella Cavallari.
"Due operai sono morti sul lavoro a Cotignola - ha detto Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna - Si tratta di un fatto profondamente ingiusto, che colpisce non solo le loro famiglie, ma tutta la nostra comunità. E che riapre drammaticamente il tema degli incidenti sul lavoro, una lunga scia di drammi che offendono la nostra democrazia e la nostra società. Alle famiglie e ai cari di questi lavoratori - ha aggiunto -, a tutti coloro che ogni giorno rischiano la vita lavorando va tutta la mia personale, istituzionale e politica vicinanza e solidarietà".

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