Emilia Romagna

Strage di Bologna 34 anni dopo: Napolitano: "rispondere ad anelito verità"

Messaggio per il 34/o anniversario. Poletti, governo non dimentica nessuna strage o atto di terrorismo

Redazione Ansa

Napolitano e la strage di Bologna

Al ricordo "di quei tragici eventi anche da parte delle generazioni che non li hanno vissuti" deve accompagnarsi "una esauriente risposta all'anelito di verità che accomuna i familiari e l'intero Paese". E' quanto scrive il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato per il 34/o anniversario della strage di Bologna.

La commemorazione

"Il governo non dimentica né la strage di Bologna, né nessuna altra strage o atto di terrorismo". Così il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ai familiari delle vittime in occasione del 34/o anniversario della strage. Mettere mano "all'interno degli apparati dello Stato, perché chi ha coperto fino ad ora queste trame venga allontanato" e si faccia "una pulizia notevole" è stato l'auspicio del presidente dell'associazione delle vittime Paolo Bolognesi. Lo stesso Bolognesi, prima del corteo di commemorazione, ha ricordato come, "dopo dieci anni di immobilismo, si è rimessa in moto la macchina che dovrebbe far funzionare completamente la legge 206 sui risarcimenti per le vittime". "L'anno scorso - ha detto - abbiamo ascoltato il ministro Delrio che in quest'aula prese una serie di impegni precisi: non tutto è stato fatto, però molta parte sì". Questo, ha aggiunto, "è un buon avvio e mi auguro che gli impegni presi allora si mantengano e che al più presto i punti irrisolti vengano risolti".

  Nella strage, la più grave del dopoguerra, morirono 85 persone e 200 rimasero ferite. Era la mattina del 2 agosto 1980 e l'orologio della stazione, una immagine-simbolo, si bloccò alle 10.25, l'orario dell'esplosione dell'ordigno a tempo nascosto in una valigia abbandonata.  la Cassazione, nel '95, ha confermato la condanna all'ergastolo per Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, esponenti del gruppo eversivo di estrema destra dei Nar, ma i mandanti sono tuttora sconosciuti.

 Il Tg2 dell'epoca

 

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