Emilia Romagna

Eredità da 1,5 mln a disabile, indagati

A Ravenna, avviso fine indagine a sacerdote e amministrativo

Redazione Ansa

(ANSA) - RAVENNA, 30 LUG - Una tentata truffa aggravata su un'operazione immobiliare legata all'eredità da oltre 1,5 mln ricevuta, alla morte della madre, da uno degli ospiti dell'istituto religioso Opera di S.Teresa del Bambino Gesù di Ravenna, un sessantenne disabile praticamente dalla nascita. E' l'accusa contestata dalla Procura all'ex direttore dell'istituto, 56enne sacerdote ravennate tutore del 60enne, che ha rassegnato le dimissioni. E al coordinatore amministrativo, anche lui 56enne, originario di Modena.
   Il Santa Teresa, nato tra gli anni '20 e 30' grazie all'attività di don Angelo Lolli, è l'istituto religioso di accoglienza più importante di Ravenna. Tra gli altri vi è stato ospitato fino alla morte il cardinale Ersilio Tonini. E il papa Karol Wojtyla durante il suo viaggio in Romagna negli anni '80.

   La vicenda che ha portato all'inchiesta - secondo quanto sin qui delineato dalla Procura - si era innescata quando alla sua morte a fine 2012, una donna aveva disposto nel suo testamento che l'intero patrimonio - oltre al milione e mezzo in contanti e anche un immobile in centro a Ravenna - sarebbe andato al figlio disabile; e alla morte di questi, all'opera di Santa Teresa a patto che lo continuasse a ospitare fino alla fine dei suoi giorni. La questione penale si è posta quando con quel danaro si è pensato di comperare un complesso di capannoni industriali di nuova fabbricazione costruiti a Fornace Zarattini, frazione alle porte di Ravenna.

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