Regioni

Perugino e Raffaello insieme sotto i riflettori a Perugia

Laboratorio di diagnostica nella Cappella di San Severo

Redazione Ansa

(ANSA) - PERUGIA, 09 MAR - Perugino e Raffaello contemporaneamente sotto i riflettori. Occasione "unica ed eccezionale" per mettere a confronto i due grandi artisti e per conoscere meglio la storia dell'affresco nella Cappella di San Severo a Perugia, uno dei pochissimi cicli murali dove è possibile vedere l'opera del Maestro Perugino direttamente in rapporto con quella del suo più illustre allievo, Raffaello.
    La nuova tappa del progetto "Luci e colori sul Rinascimento umbro, da Perugino a Raffaello. Indagini diagnostiche sulla materia e le tecniche esecutive", dopo l'iniziativa recente al Nobile Collegio del Cambio di Perugia e l'analisi delle opere lì conservate del "Divin Pittore", è stata presentata stamani con un suggestivo viaggio dentro il nuovo cantiere allestito dal Laboratorio umbro di diagnostica per i beni culturali.
    Il progetto, che mira a produrre un'omogenea raccolta di dati tecnici in formato digitale sulle opere del Perugino ancora in Umbria attraverso la diagnostica non invasiva, interessa complessivamente 36 dipinti e dal 6 marzo si concentra proprio nello studio della decorazione ad affresco della Cappella di San Severo.
    Il percorso di indagini diagnostiche, come ricordato, è reso possibile dalla Regione dell'Umbria - Assessorato alla cultura, dalla Fondazione Perugia e dal Comitato promotore delle celebrazioni per il V centenario dalla morte di Pietro Perugino, ed è coordinato da Vittoria Garibaldi, direttore scientifico del Laboratorio e da Manuela Vagnini, chimico esperto in diagnostica applicata ai beni culturali.
    "Ottenere informazioni così a confronto caratterizza questo progetto sperimentale davvero unico" ha affermato Garibaldi.
    "Analizzando lo stato di conservazione - ha spiegato - possiamo dire che il recente intervento da parte del Comune non fa emergere problematiche a livello conservativo. La ricerca di approfondimento su materia e pigmenti ci offriranno invece la possibilità di conoscere meglio la storia di un'opera che vede due grandi artisti a confronto, con due tecniche completamente diverse, per capire come si sono mossi a distanza di dieci anni e in età diverse, con un ventenne Raffaello che opera prima del Perugino quando di anni ormai ne aveva 70 anni". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it