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Al Museo Nivola l'omaggio di Ferrer all'artista di Orani

Fino al 25 giugno la mostra "Il Libro degli altri"

Redazione Ansa

(ANSA) - NUORO, 15 APR - Immagini originali e suggestive, nate spesso con oggetti trovati, scarti di legno o metallo, e assemblate in modo da assumere forme inaspettate e sorprendenti.
    Rappresentazioni che parlano con la forza dell'ironia, con l'intelligente uso della metafora e della ricerca tipografica e che fanno di Isidro Ferrer, artista madrileno di 60 anni, una figura leggendaria nel campo della grafica contemporanea. Sino al 25 giugno il museo Nivola di Orani espone le sue opere nella mostra "Il Libro degli altri", la prima personale in un'istituzione italiana dell'illustratore e graphic designer spagnolo, che dialogano con le opere di Costantino Nivola, l'artista oranese trapiantato a New York, morto nel 1988: nel menabò stampato da Nivola negli anni '60 in vista della pubblicazione di un libro di raccolta delle sue opere che non ha mai visto la luce, Ferrer interviene con disegni e illustrazioni che lasciano affiorare i disegni dell'artista oranese. Un incontro immaginario, quello tra Ferrer e Nivola, artisti capaci di vedere il mondo con occhi curiosi e profondi e di sovrapporre alla realtà prosaica una fantasia poetica in continua evoluzione. Ferrer propone immagini familiari che prendono forma da composizioni astratte o casuali, le sculture così assemblate vengono poi fotografate, su sfondi neutri e puliti, e composte in eleganti giochi tipografici. La mostra al Museo Nivola, con le foto dell'allestimento firmate da Andrea Mignogna, si divide in due sezioni: la prima è una sintesi retrospettiva in cui una selezione di oggetti e illustrazioni mostrano la poliedrica creatività di Ferrer; la seconda è dedicata al progetto che dà il nome alla mostra: un progetto inedito, pensato per il Museo Nivola nel 2020 dal titolo "Il libro degli altri". "Isidro Ferrer - afferma Giuliana Altea, presidente della Fondazione Nivola - 'rilegge' Nivola, popolando le pagine di un esercito fantastico di creature mitologiche, animali parlanti e paesaggi incantati. Un bosco magico che unisce il folclore sardo con quello andaluso, nel segno di una modernità senza tempo".
    "Il libro diventa un palinsesto, che Ferrer si propone di de-territorializzare, per abitarlo e trasformarlo in un oggetto diverso attraverso disegni sovrapposti, che con rispetto e sensibilità ne integrano, trasformano e vivificano le pagine", osserva Luca Cheri, direttore del museo e curatore della mostra.
    "Prima della mia visita in Sardegna - racconta Ferrer - conoscevo Nivola grazie alla corrispondenza che Saul Steinberg mantenne per anni con lo scrittore Aldo Buzzi. La mia ammirazione per il grandissimo illustratore di origine rumena mi porta alla conoscenza di Nivola, ma è solo grazie alla mia prima visita a Orani che scopro la complessità e la genialità del lavoro dell'autore sardo. Un lavoro che mi ha stregato immediatamente". (ANSA).
   

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