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Ad Ancona una mostra e un Grand Tour per celebrare Vanvitelli

Dalla Mole al porto, 'artista più che architetto'

Redazione Ansa

(ANSA) - ANCONA, 21 GIU - Una mostra alla Pinacoteca Civica di Ancona e un Grand Tour dei luoghi vanvitelliani in città.
    Entrano nel vivo ad Ancona le celebrazioni per il 250/o anniversario della morte di Luigi Vanvitelli (Napoli, 1700-Caserta, 1773), che culmineranno a settembre in un convegno di studi internazionale. "Vanvitelli e Ancona - Sogni, progetti e rivincita di un grande architetto" il titolo della mostra che inaugura il 22 giugno e che resterà aperta fino al 26 settembre.
    nel percorso espositivo, che fa parte di quello della Pinacoteca civica di Ancona, dipinti, disegni e stampe che illustrano i progetti, le realizzazioni e le committenze delle opere di Vanvitelli in città. A partire ovviamente da quella che oggi è chiamata Mole Vanvitelliana, edificio pentagonale costruito tra il 1733 e il 1743 su un'isola artificiale, come lazzaretto e deposito merci, probabilmente il progetto più ambizioso dell'architetto dopo la Reggia di Caserta. Ma ci sono anche la nuova visione di tutto il fronte del porto di Ancona e vari interventi su chiese ed edifici, anche in altre località delle Marche.
    "Quando Vanvitelli arrivò ad Ancona aveva poco più di 30 anni - spiega il curatore della mostra Stefano Zuffi - ed era reduce da due delusioni: non aveva ottenuto i lavori per la facciata di una chiesa a Roma e per la Fontana di Trevi. L'incarico per il Lazzaretto gli ridiede fiducia in se stesso. Un artista più che un architetto, perché aveva capacità di visione". Il materiale esposto viene dai depositi della Pinacoteca: spiccano i disegni per la Mole, una grande incisione di Vasi che illustra in modo scenografico i numerosi progetti di Vanvitelli, destinati a dare un'impronta definitiva al porto e alla città. Ma ci sono anche ritratti dei suoi mecenati, disgeni e stampe in cui la Mole diventa punto di riferimento preciso per la città, un olio che raffigura il bombardamento dell'antica lanterna portuale vanvitelliana, abbattuta nel 1860.
    Il Grand Tour vanvitelliano, ideato e curato da Marta Paraventi e Annalisa Trasatti, raccoglie e struttura le esperienze di tre itinerari guidati dedicati al Settecento, messi a punto dall'assessorato alla Cultura del Comune e sempre sold out: dal centro storico al colle Guasco; dal centro storico al Porto Antico; la Mole, dove sono visitabili i camminamenti ed è stata riaperta una porta sul mare, e Porta Pia. E' un'iniziativa rivolta a cittadini, turisti e croceristi, con materiali ad hoc e una formazione specifica per le guide.
    La presentazione della mostra in Pinacoteca è stata la l'occasione per la prima uscita dei neo assessori al Turismo Daniele Berardinelli e alla Cultura Anna Marioa Bertini. Per Berardinelli "le celebrazioni vanvitelliane costituiscono una occasione formidabile per fare conoscere la storia e le bellezze del territorio. I due assessorati Cultura e Turismo lavoreranno in stretta sinergia, anche per intercettare quel milione di persone che transitano per il porto dirette all'altra parte dell'Adriatico". "Luigi Vanvitelli - ha sottolineato Bertini - è stato un grande propulsore. Con la sua visione, dalla città al porto, ha anticipato quello che è stato il percorso di Ancona, da Porta Oriente fino a snodo centrale della Macro Regione Adriatico Ionica, collettore di progetti, arte e cultura tra penisola iberica e penisola balcanica". Per il sindaco Daniele Silvetti, eletto a fine maggio, la celebrazione vanvitelliane sono "una opportunità fondamentale di crescita dal punto di vista dell'identità e della consapevolezza di cittadini".
    (ANSA).
   

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