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Project Revelation, un percorso di arte esperienziale

La mostra inaugurata a Milano durante la Design Week

Project Revelation, un percorso di arte esperienziale

Redazione Ansa

ROMA - Inaugurata a Milano durante la Design Week 2023, presso Bank Space, la mostra Project Revelation, un'esposizione di arte esperienziale, a cura di Marco Senaldi.
    Presentata da The Prism, l'esposizione si prolunga fino al prossimo 14 giugno per accogliere il pubblico in un percorso di meditazione e consapevolezza.
    Entrare in Project Revelation significa intraprendere un viaggio emozionale che, avvalendosi dell'utilizzo del suono, della luce e del colore, permette allo spettatore di risvegliare dentro di sé immagini e archetipi dimenticati, tramite la contemplazione delle opere e la meditazione innanzi ad esse.
    L'unione di tutti questi elementi consente di andare oltre il semplice livello materiale, per ritrovare un dialogo con la nostra anima e avvicinarci ad un mondo spirituale che nella società attuale sta riconquistando l'attenzione di un numero crescente di persone ad ogni livello.
    L'arte di The Prism, che fonde insieme la tecnica della audiowalk (passeggiata accompagnata da un audio) e l'impiego di light boxes astratte in ambiente immersivo, si inserisce in un filone della contemporaneità solo in apparenza scomparso. Se lo sciamanesimo e le tecniche estatiche risalgono ad un passato ancestrale, è anche vero che le avanguardie artistiche hanno sempre risentito dell'influsso dello spiritualismo, sia pur occultandolo sotto istanze rivoluzionarie e moderniste. A partire dai disegni astratti che illustrano Thought-Forms (Forme-Pensiero, 1905) della teosofa Annie Besant, e che anticipano l'astrattismo spiritualista di Vasilij Kandinskij, al cubismo orfico dei fratelli Duchamp, al futurismo esoterico, all'immaterialismo di Yves Klein e alla rivisitazione delle pratiche sciamaniche da parte di Joseph Beuys, fino alla cultura psichedelica degli anni '70 (oggi ampiamente riscoperta), si manifesta con evidenza una intera controstoria dell'arte contemporanea spiritualista, a cui l'operazione Project Revelation appartiene di diritto e di fatto.
    È proprio questo lo scopo del progetto: tornare a concepire l'arte come un dono da mettere al servizio dell'uomo, permettendo una guarigione dell'anima, per vivere, respirare ed esistere nella piena consapevolezza del sé. 
   

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