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Leandro Erlich, una mostra per sovvertire la realtà

A Palazzo Reale a Milano dal 22 aprile la prima monografica europea

Redazione Ansa

MILANO - Leandro Erlich con il suo mondo di illusioni arriva per la prima volta in Europa, dal prossimo 22 aprile al 4 ottobre con una grande monografica al Palazzo Reale di Milano. Ben 18 opere saranno esposte in una mostra in cui l'artista argentino porterà alcuni dei suoi pezzi iconici capaci di coinvolgere direttamente il pubblico in un gioco di spiazzanti visioni, perchè nulla è mai come sembra e perchè nulla sarà mai come avevamo ipotizzato. Esperienze al limite del paradosso che hanno conquistato oltre 600mila visitatori a Tokyo e 300mila a Buenos Aires. ''Il mio lavoro funziona come un'esperienza narrativa dispiegata nell'arena pubblica.
    Costruisco storie visive tratte dalla vita quotidiana che evocano un insieme di circostanze ordinarie, radicate nella realtà e nell'esperienza condivisa, ma che non funzionano come ci si aspetta.
    Mi piace - spiega Erlich - sviluppare progetti che spingono il pubblico oltre la soglia concettuale e mi piace lavorare con una varietà di media e modalità espressive. Il mio lavoro comprende installazioni, oggetti, sculture, video e persino la pittura.
    Creo strutture che innescano immagini e idee che, a loro volta, puntano verso nuove realtà. Mi piace considerare questi pezzi come dispositivi relazionali che ispirano l'interazione e il gioco tra gli spettatori. Intendo l'arte come un mezzo per coltivare nuovi approcci alla comprensione del mondo, fisico, mentale, politico, simbolico''. Nato a Buenos Aires nel 1973, Erlich crea grandi installazioni e video, con cui il pubblico si relaziona, interagisce e si confronta. Centrale è senza dubbio lo spirito ludico del suo lavoro in cui si incontrano case sradicate e lasciate penzolare appese a una gru, ascensori che non portano da nessuna parte, scale mobili aggrovigliate come fossero fili di un gomitolo, sculture spiazzanti e surreali, video che sovvertono la normalità e molto altro. C'è senza dubbio lo spirito di Escher nelle opere di Erlich, ma mentre lì l'illusione era sviluppata in due dimensioni attraverso il gioco grafico qui si penetra fisicamente, si attraversa fino a farne direttamente parte e a cadere nella rete che tende l'opera rimanendo spiazzati, divertiti, tutto sommato sorridenti.
    A Milano, nelle sale di Palazzo Reale, attraverso 18 tra opere e installazioni - alcune prestate anche dalla Galleria Continua di Milano, rappresentante in Italia dell'artista -, viene data ad un ampio pubblico la possibilità di conoscere per intero l'escursus artistico di Erlich.
    Nell'ultimo decennio, Leandro Erlich ha deciso di dedicarsi intensamente all'arte pubblica, espandendo la sua pratica al di là della simulazione nei musei, fino a interventi diretti nella vita e nella realtà di tutti i giorni. Che si tratti di sospendere una casa per le strade di Karlsruhe in Germania, di rimuovere la cima dell'Obelisco a Buenos Aires o di causare un ingorgo a Miami Beach, la sua arte è diventata un rito di incontro tra il pubblico e un punto di vista critico e irriverente. Da Buenos Aires a New York, da San Paolo a Miami e Tokyo, Erlich ha alle spalle numerosi successi e riconoscimenti.
    L'esposizione , promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia ed è curata da Francesco Stocchi.
    Sponsor della mostra sono Generali Valore Cultura, mobility partner Frecciarossa Treno Ufficiale, media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
    Il catalogo è edito da Toluca.
   

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