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Mostra 'EX5' Accademie Belle Arti prorogata al 19 marzo

Selezione opere sei artisti alla Pinacoteca Nazionale di Bologna

Redazione Ansa

BOLOGNA - È stata prorogata fino al 19 marzo, nel Salone degli Incamminati della Pinacoteca Nazionale di Bologna, la mostra 'EX5', che presenta una selezione di opere di sei artisti diplomati alle Accademie di Belle Arti di Bologna e di Ravenna, accomunati dal punto di vista generazionale: Giovanni Blanco (1980), Jacopo Casadei (1982), Rudy Cremonini (1981), Domenico Grenci (1981), Enrico Minguzzi (1981) e Nicola Samorì (1977). La collettiva rappresenta la quinta edizione del progetto espositivo 'EX', a cura di Carmen Lorenzetti, con l'obiettivo di riportare all'attenzione del pubblico storia e memoria dei due istituti attraverso le opere di artisti formatisi al loro interno e oggi riconosciuti a livello nazionale ed internazionale.
    Dal 2016, EX ha presentato il lavoro di artiste e artisti quali Riccardo Baruzzi, Pierpaolo Campanini, Paolo Chiasera, Cristian Chironi, Flavio de Marco, Andrea Facco, Michael Fliri, Andrea Galvani, Margherita Moscardini, Andrea Nacciarriti, Marco Neri, Alessandro Pessoli, Leonardo Pivi, mantenendo centrale il suo valore esemplare, ovvero quello di "portare esempi di successo i rappresentare un incoraggiamento importante per studentesse e studenti". 'EX5' intende riflettere sulla pratica pittorica, tornata particolarmente in auge a livello globale negli ultimi anni, e comune a tutti gli artisti presenti in mostra.
    Nicola Samorì ed Enrico Minguzzi lavorano su un'immagine classica, particolarmente legata alla tradizione, che però viene negata, deturpata o cancellata dai due artisti che compiono una sorta di 'damnatio memoriae' sulla figurazione. Giovanni Blanco e Domenico Grenci costruiscono immagini che si relazionano con un'ideale di bellezza del passato, anche se mai in maniera pacifica, ma terremotata da sterzate che ricostituiscono una distanza problematica con il modello. Jacopo Casadei e Rudy Cremonini "operano in maniera fulminea, volutamente sgrammaticata, evocativa di sensazioni e di atmosfere che si danno nel porre e mai nel levare: costruiscono così stratificazioni di colore fino ad arrivare al momento giusto dell'apparizione dell'immagine". (ANSA).
   

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