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'Come l'acqua. Le donne (in)visibili dell'Iran' in 50 scatti

Dal 6 al 19 marzo mostra alla biblioteca Casa Bondi di Castenaso

Redazione Ansa

BOLOGNA - "Come l'acqua. Le donne (in)visibili dell'Iran" è il tema di una mostra che sceglie di dare spazio, voce e volti alle donne iraniane di oggi: oltre cinquanta scatti realizzati da altrettante donne iraniane che si guardano allo specchio e raccontano attraverso le immagini la loro esistenza quotidiana. La mostra, allestita dal 6 al 19 marzo alla biblioteca Casa Bondi di Castenaso (Bologna), è un progetto di Ali Ashgar Kalantar, accademici, Università di Mazandaran, a cura di Laura Sassi e Fabrizio Fontanelli.
    Sono corpi, volti, segni legati all'identità femminile.
    Autrici che con uno sguardo intimo, professionale realizzano un racconto legato strettamente alle molteplici accezioni della società, della cultura, della tradizione. Una protesta, che rinvia a segni, immagini, simboli che destano riflessioni sulle donne iraniane che stanno combattendo per la loro indipendenza e libertà. "Queste donne - spiegano i promotori - appaiono attraverso le immagini in tutta la loro autenticità e quotidianità, mentre aprono la loro porta di casa, il loro mondo e il loro cuore chiedendo di non voltarci dall'altra parte ma di essere promotori dei loro diritti".
    Ad accomunare ogni scatto è il focus posto dall'obiettivo su particolari di donne diverse, apparentemente trascurabili, che invece si rilevano essere i segni da cogliere come indizi per consentire una riflessione più ampia sul tema della violenza.
    Perché la violenza non è soltanto quella fisica, ma anche psicologica. E queste immagini ne sono l'emblema. (ANSA).
   

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