Rubriche

Gladiatori a Barcellona tra antichità e metaverso

Dall'Archeologico di Napoli 150 pezzi al Museo Marítim

Redazione Ansa

NAPOLI - Tra antichità e metaverso, si apre il 31 maggio al Museo Marítim di Barcellona, "Pompeya, el último gladiator", progetto espositivo internazionale di promozione e divulgazione del patrimonio del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, in particolare quello dei suoi depositi che conservano come è noto migliaia di reperti dalle città vesuviane.
    Centocinquanta i pezzi in mostra: affreschi, sculture, armi, suppellettili che rimandano al mondo dei gladiatori, al teatro e, più in generale, al 'tempo libero' nel mondo romano. Per il visitatore sarà un viaggio ideale nella Pompei di duemila anni fa, una esperienza immersiva che consentirà di conoscerne la vita quotidiana, compresa l'affascinante storia dei gladiatori, fino a rivivere la tragica eruzione del Vesuvio del 79.d.C.
    L'iniziativa è organizzata da Dalì Universe e Phantasya, sotto la direzione artistica di Roberto Panté, in collaborazione con il MANN. Il curatore della mostra è Beniamino Levi, Direttore scientifico dell'iniziativa è Raffaele Iovine, per il MANN hanno seguito il progetto Marialucia Giacco, Mariateresa Operetto, Stefania Saviano.
    Il direttore del MANN Paolo Giulierini, in occasione della mostra a Barcellona, ricorda che " i legami con la Spagna di Napoli e del MANN sono plurisecolari e numerose sono le iniziative sviluppate dal museo anche in tempi recenti, come i Gladiatori ad Alicante fino a Picasso attualmente al MANN.
    Gladiatori, venationes ed elmi pompeiani ci ricordano poi quanto il Mediterraneo sia legato a queste ancestrali passioni e, allo stesso tempo, con la loro narrazione mettono al centro quegli uomini che oggi consideriamo più come vittime che come eroi delle folle".
    Lo 'spazio metaverso' sarà di 400 metri quadri. Per la didattica ha collaborato l'Osservatorio sulla Governance per l'Educazione al Patrimonio culturale, artistico e paesaggistico dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it