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Botticelli protagonista del nuovo volume d'arte Menarini

Curato da Acidini: da grandi opere a inquietudini dell'artista

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 14 MAG - È dedicato a Sandro Botticelli il nuovo volume d'arte del gruppo farmaceutico Menarini, presentato oggi a Firenze nel Salone di Apollo di Palazzo Pucci. La monografia, curata da Cristina Acidini, presidente dell'Opera di Santa Croce, parla, grazie anche a nuovi documenti ritrovati, della grandezza dell'arte di Botticelli e al tempo stesso delle sue inquietudini. Si tratta della seconda monografia su Botticelli per la collana di Menarini, a circa 60 anni dalla prima.
    Il viaggio per raccontare Botticelli parte dalla Firenze della seconda metà del Quattrocento, nella tintoria di Mariano Filipepi, padre dell'artista, dove il giovane Sandro, probabilmente affascinato dai colori utilizzati ogni giorno nella bottega, si avvicina allo studio delle arti. Botticelli, che rifiuta di prendere moglie, si legherà in modo indissolubile a Firenze, ammirando la crescita sociale e culturale della città, dai trionfi carnevaleschi di Lorenzo de' Medici alle processioni penitenziali di Savonarola. "Questo straordinario artista torna nella collana Menarini con una seconda monografia, che tiene conto delle novità emerse negli oltre sessant'anni trascorsi, grazie ai nuovi documenti ritrovati e alle nuove interpretazioni, specialmente riguardanti i suoi dipinti più suggestivi e misteriosi - spiega Acidini -. Inoltre le indagini scientifiche coincidenti con i restauri di molte opere hanno arricchito la conoscenza della sua pittura raffinata e versatile".
    "La collezione d'arte Menarini vuole valorizzare i grandi artisti italiani e farli conoscere anche ai più giovani - spiegano Lucia e Alberto Giovanni Aleotti, azionisti e membri del board di Menarini -. Scoprire Botticelli con le sue inquietudini dietro la meraviglia dei suoi quadri più noti rende questo artista molto vicino al sentire contemporaneo". "Noi - aggiunge Lucia Aleotti - vogliamo valorizzare l'arte e la bellezza, è importante che l'uomo non venga visto e vissuto solamente attraverso le sue caratteristiche genetiche e scientifiche che rappresentano il cuore della nostra ricerca.
    C'è tutto un mondo che gira intorno, è il mondo dell'arte, della bellezza. E noi abbiamo il privilegio di essere italiani, come azienda e fiorentini in particolare". (ANSA).
   

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