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Wildlife Photographer of the Year, anteprima a Bard

Da 2 febbraio al 2 giugno i migliori scatti naturalistici

Redazione Ansa

BARD (AOSTA) - La bellezza e la fragilità della vita sulla terra raccontate in cento fotografie: torna al Forte di Bard (Aosta), dal 2 febbraio al 2 giugno, l'anteprima italiana della 54/a edizione Wildlife Photographer of the Year, il concorso di fotografia naturalistica più importante al mondo. Lo scatto vincitore di quest'anno è del fotografo olandese Marsel Van Oosten con 'The Golden Couple' che ritrae due scimmie dal naso dorato nella foresta temperata delle montagne cinesi di Qinling, l'unico habitat per queste specie a rischio di estinzione.

"È un richiamo simbolico alla bellezza della natura e al modo in cui ci stiamo impoverendo mentre la natura diminuisce. Èun'opera degna di essere esposta in qualsiasi galleria del mondo", spiega Roz Kidman Cox, presidente di una giuria internazionale di esperti e fotografi naturalisti. Le immagini esposte a Bard sono le vincitrici nelle 19 categorie del premio selezionate tra 45.000 scatti provenienti da 95 paesi del mondo. Nel percorso espositivo figura anche il lavoro del sedicenne Skye Meaker (Young Wildlife Photographer of the Year 2018) con il suo 'Lounging Leopard', un leopardo che si sveglia dal sonno nella Mashatu Game Reserve, nel Botswana.

Sei gli italiani presenti in gara: il fotografo lombardo Marco Colombo (Urban Wildlife) che in 'Crossing Paths' ha immortalato un orso marsicano che e attraversa le strade notturne e deserte di un borgo appenninico del Parco Nazionale d'Abruzzo. Menzioni speciali, inoltre, per Emanuele Biggi, categoria Animals in Their Environment, Valter Bernardeschi (Animal Portraits), Lorenzo Shoubridge (Behaviour: Amphibians and Reptiles), Stefano Baglioni (Plants and Fungi) e Georg Kantioler (Earth's Environments). Novità di questa edizione è il Lifetime Achievement Award, assegnato al fotografo naturalista Frans Lanting, per il suo eccezionale contributo da oltre tre decenni alla conservazione della fauna selvatica. I suoi incarichi per la rivista National Geographic lo hanno portato in Madagascar, portando alla luce i problemi ambientali dell'isola, e in Botswana.

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