Regioni

Mostra sui Capolavori del '300 in Umbria

"Il cantiere di Giotto, Spoleto e l'Appennino" in diverse sedi

Redazione Ansa

PERUGIA - Si terrà dal 24 giugno al 4 novembre in Umbria la mostra "Capolavori del Trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l'Appennino", che intende valorizzare lo straordinario patrimonio artistico che si espresse nella regione.
    Ospiterà 70 opere, in quattro sedi: a Trevi la Raccolta d'arte di San Francesco, a Spoleto il Museo diocesano-Basilica di Sant'Eufemia e il Museo nazionale del Ducato, a Montefalco il Complesso museale di San Francesco. Dallo Spazio Arte Valcasana di Scheggino partiranno gli itinerari territoriali. L'evento permetterà di ammirare significative testimonianze della pittura trecentesca, come il "Dittico Cini" proveniente dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia e il "Dittico Poldi Pezzoli" dal Museo Poldi Pezzoli di Milano opere del Maestro della Croce di Trevi, il "Dittico reliquiario" dal Victoria and Albert Museum di Londra e il "Trittico con Incoronazione della Vergine" dal Museo Marmottan Monet di Parigi entrambi del Maestro di Cesi.
    Inoltre - riferisce una nota del Sistema Museo - la "Madonna di Fossa" dal Museo nazionale d'Abruzzo dell'Aquila e il "Trittico Bohler" anch'esso del Maestro di Fossa dall'Alana Collection di Newark (Usa), le "Storie dei Santi Biagio e Caterina" del Maestro di Cesi e le "Storie della Passione di Cristo" del Maestro di Fossa dall'Appartamento pontificio di rappresentanza del Vaticano.
    "Si è attivata per questa mostra - ha evidenziato la soprintendente Marica Mercalli - un'importante attività di collaborazione tra enti ed istituzioni, per mettere in sinergia la tutela e la valorizzazione dei nostri beni culturali". Con questa esposizione "la Regione - ha spiegato, fra l'altro, la presidente Catiuscia Marini - vuole fare un'operazione di valorizzazione dei capolavori artistici, ma anche degli itinerari scoprendo, a partire da Scheggino punto di accesso dei percorsi, anche i luoghi, molti dei quali sono della Valnerina, in cui gli artisti hanno lasciato i segni della loro creatività". (ANSA).
   

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