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Galleria Accademia Firenze, video animato racconta gipsoteca

Immaginaria conversazione tra Michelangelo e Lorenzo Bartolini

Redazione Ansa

(ANSA) - FIRENZE, 22 DIC - La Gipsoteca della Galleria dell'Accademia di Firenze viene ora raccontata attraverso un nuovo video animato che vede protagonisti due celebri scultori italiani, Michelangelo Buonarroti (1475-1564) e Lorenzo Bartolini (1777-1850). L'iniziativa nasce da un'idea di Cecilie Hollberg, direttrice della stessa Galleria, mentre soggetto, sceneggiatura e disegni sono di Paolo Fiumi e lo sviluppo multimediale, animazione e realizzazione sono a cura di Antonio Osea Mansi. Il video, dal titolo "Lorenzo Bartolini e i suoi modelli. Un ritratto" è visibile al link https://www.galleriaaccademiafirenze.it/accademia-online/?slide= la-galleria-in-scena-4891# e on line sul sito della Galleria dell'Accademia.
    Questo video, spiega la Galleria, vuol essere un modo diverso per comunicare la bellezza del museo e coinvolgere un pubblico più eterogeneo e più vasto, anche chi è meno avvezzo all'approccio culturale. Il video mostra, ad ammirare il David, due insoliti visitatori, Michelangelo Buonarroti e Lorenzo Bartolini che ebbe l'idea di "far mettere il David al riparo dalle intemperie". "Eccolo qua il mio David, qui al riparo da oltre 140 anni", esordisce Michelangelo. Bartolini gli racconta le sue origini, di come è diventato scultore, delle sue vicissitudini nel Regno di Francia e del suo legame con Napoleone Bonaparte, tanto che si arruolò nell'esercito francese e si stabilì a Parigi dove gli fu commissionato un busto bronzeo di Napoleone per il Louvre. Tra stupore, meraviglia ed entusiasmo, Michelangelo è letteralmente preso e appassionato dal racconto di Bartolini e lo incalza di domande. Dunque Bartolini racconta di come la sconfitta di Napoleone lo portò a rifugiarsi a Firenze e poi del Grand Tour dell'aristocrazia europea in Italia per visitare bellezze naturali e opere d'arte del Rinascimento. A Bartolini furono commissionati numerosi ritratti, mentre nel suo studio rimanevano i modelli in gesso, quelli ora in Gipsoteca, salvati dall'Alluvione del 1966 e poi restaurati. (ANSA).
   

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