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Agli Uffizi riapre il Terrazzo delle Carte Geografiche

Granduchi lo dedicarono alla cartografia. Mappe della Toscana

Redazione Ansa

FIRENZE - Riapre al pubblico il 14 dicembre alla Galleria degli Uffizi, dopo una chiusura di oltre 20 anni, il Terrazzo delle Carte Geografiche: una sala dedicata alla cartografia dai Medici, con due grandi mappe murali dei territori dell'allora Granducato, una carta dell'Isola d'Elba, una veduta del porto di Livorno, e una grande finestra affacciata su Firenze, con vista sulla chiesa di Santa Croce, piazzale Michelangelo, San Miniato al Monte. Una sala preziosa, bella da togliere il respiro: tanto che nel 1996 Dario Argento vi girò la scena del film 'La sindrome di Stendhal' in cui la protagonista perde i sensi, sopraffatta dalla straordinaria bellezza artistica del luogo.

Il suo restauro e il riallestimento, portato avanti in coordinamento da Gallerie e Opificio delle Pietre Dure di Firenze con circa 50 specialisti coinvolti, sono durati oltre due anni e sono costati oltre 700mila euro, dei quali circa 500mila offerti dai Friends of the Uffizi Galleries, ramo Usa degli Amici degli Uffizi. A caratterizzare la sala sono soprattutto le due mappe murali della fine del Cinquecento, che occupano ciascuna una intera parete, con i nomi delle località vergati in oro: raffigurano rispettivamente il territorio fiorentino e quello senese. Fu il granduca Ferdinando de' Medici, per celebrare la vittoria di Firenze contro Siena, ad affidare al cartografo Stefano Bonsignori le mappe dei territori del Granducato, poi dipinte su due pareti da Ludovico Buti. Così il Terrazzo, che l'architetto Giorgio Vasari aveva fatto costruire come loggia aperta, fu trasformato in sala chiusa. Su una terza parete della sala figura la carta dipinta dell'Isola d'Elba, copia ottocentesca dell'originale perduto; accanto, è esposto il piano di tavolo in pietre dure con la Veduta del porto di Livorno, realizzato nel '500 da Cristofano Gaffurri su disegno di Jacopo Ligozzi.

Nel restauro sono risultate di particolare delicatezza le operazioni sulle mappe murali e i nove dipinti del soffitto: delle prime è stata ripristinata la cromia e la leggibilità anche della toponomastica in oro, mentre sui secondi l'intervento di recupero ha interessato sia i dipinti su tavola, in alcuni casi gravemente danneggiati da infiltrazioni di acqua dal tetto nel corso dei secoli, che le cornici decorate e dorate. Ristrutturata integralmente la pavimentazione, in cotto fatto a mano, che richiama quella originaria dell'antico terrazzo vasariano. "Dopo tanto tempo restituiamo ai visitatori una spettacolare raffigurazione della Toscana, con oltre 1.200 tra città e borghi rappresentati", ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt: "Tutti gli abitanti della regione possono riconoscere nelle grandi mappe degli Uffizi i luoghi a loro cari, le loro origini riscoprendo la storia del territorio e del suo paesaggio". Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha definito la riapertura della sala "una bellissima notizia" per "il già ricco patrimonio culturale di questa città di cui fiorentini e toscani potranno fruire".

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