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Mostre, a Cortona l'illuminazione al tempo degli etruschi

E' prima esposizione del genere, anche reperti da Pompei

Redazione Ansa

CORTONA (AREZZO) - Per la prima volta una esposizione interamente dedicata alle tecniche di illuminazione e ai rituali connessi nell'epoca etrusca. In mostra, grazie alla collaborazione di docenti dei maggiori Atenei Italiani e di studiosi di fama internazionale, gli oggetti che testimoniano le tecniche di illuminazione naturale e gli strumenti di illuminazione artificiale usati dagli Etruschi.
    Dal celebre lampadario etrusco in bronzo già custodito nelle sale del Museo dell'Accademia etrusca e della Città di Cortona, stupefacente e prezioso strumento di illuminazione artificiale antica, all'eccezionale prestito dal Mann di Napoli: una statua ritrovata a Pompei rappresentante un efebo, cui è dedicato uno speciale allestimento nella sala dei Mappamondi. La statua in bronzo è alta circa un metro e mezzo e rappresenta un adolescente con un candelabro che svolgeva il ruolo di accoglienza per gli ospiti illustri nelle dimore dell'antichità.
    Una intera sezione è dedicata ai sistemi di illuminazione collegati alla cultura nuragica, sviluppata nella Sardegna preromana, ed una sezione, particolarmente ricca, è riservata ad alcune delle più prestigiose realizzazioni rinvenute nella città di Pompei - legata al mondo etrusco da antichi vincoli di dipendenza - fra cui una splendida statua di efebo lampadoforo rinvenuta integra in una ricca dimora di via dell'Abbondanza.
    Uno spazio ampio e dettagliato è poi rivolto alla didattica, con modelli tridimensionali ed effetti suggestivi inseriti in una 'stanza immersiva' con l'utilizzo della realtà aumentata e una copia del lampadario etrusco interattivo. (ANSA).
   

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