Regioni

Mille chilometri di percosi religiosi sulle orme dei santi

Viaggio come ricerca attraverso 7 cammini tracciati in Sardegna

Redazione Ansa

(di Stefano Ambu) (ANSA) - CAGLIARI, 06 LUG - "Noi camminiamo in Sardegna. A passo lento, tra bellezza, identità e devozione". Sono titolo e sottotitolo della seconda edizione, dal 2 al 7 ottobre, dell'evento che promuove e lancia i percorsi religioni nell'Isola. Non si può parlare di sede stabile: l'appuntamento in autunno è 'mobile', centinaia di chilometri di sentieri che attraversano la Sardegna dal Sulcis a Santa Teresa di Gallura. Dal cammino minerario di Santa Barbara a quelli di Sant'Efisio, San Giorgio e Santu Jacu. Poi la via dei santuari, il cammino 100 torri e quello francescano. C'è un po' di tutto: mare, collina e montagna.
    Storia che si mescola con la religione. E con la cura dello spirito. Come insegna Padre Salvatore Morittu, nominato due settimane fa componente del comitato scientifico del cammino francescano. "Vi vogliamo in cammino per sentirvi pellegrini - ha detto durante la presentazione dell'evento a Cagliati - Non solo per ammirare i paesaggi stupendi che la Sardegna ci offre.
    Ti puoi mettere in cammino anche rileggendo la tua vita, corpo, anima e spirito. Intendendo il viaggio come ricerca".
    E allora ecco il percorso che lega, passo dopo passo, i quattordici centri sardi nei quali, sin dal XII secolo, il pensiero di San Francesco d'Assisi è rimasto scolpito nella roccia. Come tra i graniti di Luogosanto con l'Eremo di San Trano. Proprio alla ricerca di tutto e di niente, di Dio e dell'isolamento, i frati francescani scalarono il monte Rasu. E l'itinerario passa nel luogo dove forse è sepolto Giovanni Parenti, ministro dell'ordine dopo Francesco. A Castelsardo i minori conventuali da mezzo millennio stanno nella chiesa di Nostra Signora delle Grazie. È vicino con lu Cristu Nieddu, crocefisso di ginepro di inizio XIII secolo che deve il suo nome al fatto che il passare del tempo lo ha fatto diventare quasi nero. Altro posto ideale per respirare San Francesco è il convento di Sant'Antonio, a Mores.
    Quindici itinerari che attraverseranno oltre 70 comuni lungo i sette cammini (Cammino Minerario di Santa Barbara, Santu Jacu, San Giorgio Vescovo di Suelli, Sant'Efisio, 100 Torri, le Vie dei Santuari e Francescano in Sardegna) e le otto destinazioni di pellegrinaggio (Borutta, Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant'Antioco), iscritti nel Registro ufficiale dei Cammini, per un totale di circa 1.000 chilometri.
    La manifestazione coinvolgerà circa 500 persone, tra esperti e addetti ai lavori (100 dei quali provenienti dal resto d'Italia), compresi giornalisti specializzati, influencer, esperti di cammini, videoreporter, guide turistiche e appassionati, che attraverseranno i principali cammini e itinerari della Sardegna per poi incontrarsi in un borgo identitario.
    Quest'anno sarà quello di Laconi, per condividere e confrontarsi, oltre che per pianificare l'edizione 2024 "attraverso una proposta turistica unitaria - ha sottolineato l'assessore regionale del Turismo Gianni Checca - articolata in Cammini, Destinazioni di pellegrinaggio, Luoghi francescani e Borghi. Puntiamo ad andare oltre il tradizionale e consolidato turismo balneare, con l'obiettivo di destagionalizzare.
    Occupandoci anche di temi importanti come la sostenibilità, la lotta allo spopolamento, il presidio del territorio e la valorizzazione, soprattutto in periodi di bassa stagione, delle zone interne". (ANSA).
   

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