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Mostre: la Marilyn di Warhol nell'antico bastione di Bari

'Le forme del desiderio' nel Museo Archeologico ristrutturato

Redazione Ansa

(ANSA) - BARI, 30 GIU - Passato e futuro convivono nel rinato museo archeologico di Santa Scolastica, nella città vecchia di Bari. Ai reperti archeologici e ai manufatti in ceramica risalenti al periodo tra il VI e il III secondo a.C., restituiti alla pubblica fruizione dopo 27 anni, si affiancano per celebrare la riapertura del museo della Città metropolitana le opere contemporanee di collezioni private baresi. L'esposizione "Le forme del desiderio", mostrata in anteprima due giorni fa al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al vicepresidente della Commissione europea Josep Borrell in occasione del G20, nasce proprio dalla intuizione di inserire nelle nuove sale del museo archeologico opere di alcuni degli artisti più noti del '900, prevalentemente statunitensi, in un omaggio al collezionismo. Da On Kawara a Sol Lewitt, Robert Mapplethorpe, Robin Heidi Kennedy, Dennis Oppenheim, James Brown, Joseph Kosuth, Jenny Holzer, Vincent Sassié, Joseph Kosuth Pat Steir, fino alle due Marilyn Monroe di Andy Warhol, accolte nell'antico bastione cinquecentesco del museo.
    "Con questa apertura credo di aver completato un impegno con la mia città, quello di riaprire tutti i luoghi della cultura" ha detto il sindaco Antonio Decaro. Visitando la mostra, il sindaco ha parlato di "esperienza immersiva e fighissima".
    "La scelta di raccontare uno dei luoghi più antichi della Puglia con il linguaggio del moderno è il segno della tensione verso il futuro alla quale siamo chiamati" ha detto la soprintendente regionale all'Archeologia e belle arti Maria Piccarreta. La mostra, a cura di Roberta Giuliani con la direzione artistica di Angelo Ceglie, si compone di 16 opere, quadri, sculture e volumi, in un percorso tra le antiche mura del museo archeologico arricchito da 27 punti video tematizzati e centrati sul racconto del collezionismo con linguaggi diversi: video-arte, musica, design, architettura, cinema. (ANSA).
   

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