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Insediamento età del bronzo in Salento

Saggio di scavo della Soprintendenza vicino a lungomare Nardò

Redazione Ansa

(ANSA) - NARDÒ (LECCE), 03 SET - Un saggio di scavo eseguito dalla Soprintendenza archeologica di Brindisi, Lecce e Taranto lungo il litorale di Nardò, in Salento, ha riportato alla luce, ben conservata, una piastra in argilla per la cottura degli alimenti e una gran quantità di ceramica dell'Età del Bronzo medio (XV secolo a.C.), L'intervento, nella penisola dell'Aspide tra Santa Caterina e Santa Maria al Bagno, ha avuto il supporto operativo del Comune di Nardò.
    Il ritrovamento, spiega la Soprintendenza in una nota, fa pensare a "un piccolo insediamento, in relazione visiva con il promontorio di Torre dell'Alto, dove è attestato un muro di fortificazione databile sempre alla stessa epoca". La località è tutelata da circa un anno, nota da tempo per il materiale ceramico disperso in superficie e per un muro di chiusura della penisola visibile in fotografie aeree del secondo dopoguerra: elementi che "lasciavano presumere l'esistenza di testimonianze archeologiche nel sottosuolo", prosegue la nota, così nello scorso gennaio il Gruppo Speleologico Neretino ha segnalato alla Soprintendenza "alcune pietre infisse nella terra, che delimitavano piccole aree rettangolari e quadrangolari, probabilmente scoperte dalle mareggiate del novembre scorso.Il saggio, che ha interessato solo metà di una di queste evidenze, ha riportato alla luce" la piastra in argilla, sepolta sotto pochi centimetri di terra, e le ceramiche.
    La scoperta, spiega la Soprintendeza, conferma le ipotesi degli ultimi decenni "e potrà fare luce sulle dinamiche insediative che hanno interessato il litorale" nella protostoria: ora si dovrà "reinterrare la testimonianza, per poterla tutelare": "L'auspicio è di poter intervenire a breve e riportare alla luce altre evidenze" da valorizzate con "una passeggiata archeologica in un contesto di grande valenza paesaggistica, a breve distanza dal frequentatissimo lungomare". (ANSA).
   

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