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Museo Egizio offre visite a persone in precarietà abitativa

Siglata una convenzione con il Comune di Torino

Museo Egizio

Redazione Ansa

Visite guidate e laboratori al Museo Egizio per chi vive in condizioni di precarietà abitativa, famiglie ospiti dei social housing della città e persone senza dimora coinvolte nei progetti di inclusione sociale dell'amministrazione comunale. È l'obiettivo di una convezione tra la Città e la Fondazione Museo delle Antichità Egizie approvata oggi dalla Giunta comunale e con durata fino al 31 dicembre 2024.
    Le visite, della durata di 2 ore, inizieranno questa settimana e comprendono anche attività di introduzione al percorso e laboratori. "Alle persone che stanno attraversando un momento di estrema fragilità economica e sociale - sottolinea l'assessore al Welfare Jacopo Rosatelli - oltre a mettere a disposizione il supporto di cui hanno bisogno per inserirsi in un nuovo percorso abitativo sarà offerta anche un'esperienza in una della realtà culturali di primo piano della nostra città e non solo, dove trascorre un pomeriggio di cultura e socialità"." Il Museo Egizio deve essere la casa di tutti - aggiungono la presidente, Evelina Christillin e il direttore, Christian Greco -, il luogo della memoria della collettività. Per questo da anni cerchiamo di dare vita a progetti di inclusione sociale. Dopo la collaborazione con l'ospedale pediatrico e il carcere, il Museo ha lavorato per mesi a fianco all'assessorato per ideare visite guidate e laboratori dedicati a piccoli gruppi di famiglie in difficoltà abitativa e persone senza fissa dimora, in modo da farli sentire accolti e coinvolti nella vita culturale cittadina". 
   

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