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Cranio del brigante resta al Lombroso

Cinque anni di querelle giudiziaria. Museo ampliato entro 2020

Redazione Ansa

TORINO - Il cranio del brigante ottocentesco Giuseppe Villella resta al Museo Cesare Lombroso di Torino. Lo ha deciso la corte d'Appello di Catanzaro al quale l'Università di Torino si era rivolta per opporsi alla sentenza di primo grado che nel 2012 diede ragione al Comune calabrese di Motta Santa Lucia che lo rivendicava. Attorno al cranio del brigante, infatti, ruota la teoria lombrosiana secondo la quale le caratteristiche fisiche sono strettamente connesse ai comportamenti. "Il Museo Lombroso - ha commentato il rettore Gianmaria Ajani - da sempre ha messo ben in evidenza quali fossero le teorie di Lombroso, ma anche il loro superamento. Inoltre l'esposizione dei reperti umani, anche quelli archeologici, è da molto tempo che vengono tutelati secondo norme di correttezza e rispetto del pubblico". Il Museo Lombroso ogni anno accoglie oltre 50mila visitatori e - ha annunciato Ajani - sarà ampliato diventando Museo della Scienza e dell'Uomo. Termine previsto il 2020.(ANSA).
   

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