Regioni

Dai '60s ai '60s a Torino

Il Museo nazionale del Risorgimento apre al contemporaneo

Redazione Ansa

TORINO - L'impresa dei Mille, Garibaldi, l'Unità d'Italia da una parte. Il boom economico, la nascita delle vere metropoli e la Pop Art dall'altra. Sono nella mostra 'Dai '60s ai '60s. Un secolo dopo l'Unità d'Italia, la Pop Art', presentata al Museo nazionale del Risorgimento di Torino, visitabile da domani al 17 settembre.
    "Lo scopo è aprire il museo, per la prima volta dopo 140 anni a una forma di arte altra - ha spiegato il direttore, Ferruccio Martinotti -, dopo decine di mostre con le collezioni interne.
    Ciò senza essere solo un contenitore, ma cercando un dialogo tra due decenni con apparentemente nulla in comune".
    "E' così - ha spiegato Luca Beatrice, che ha curato l'esposizione con Martinotti - che si accostano ad esempio le tele ottocentesche di Carlo Bossoli, Michele Cammarano, e Angelo Trezzini, alle opere contemporanee provenienti da collezioni private di Milano, Roma, Torino e Firenze, di Mario Schifano, Tano Festa, Mimmo Rotella, Giosetta Fioroni, Emilio Tadini, Ugo Nespolo e Aldo Mondino". 
   

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