Regioni

Pappalardo (Enit) cammini religiosi una risorsa per il Paese

Nuovo spot e riflettori sul Cammino dei Cappuccini nelle Marche

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 20 SET - I cammini legati alla spiritualità "sono una grandissima risorsa in Italia. Nel tempo probabilmente non li abbiamo promossi abbastanza, basti pensare che il cammino di Compostela è conosciuto da chiunque mentre c'è spesso difficoltà a sapere dove siano i cammini italiani. Come agenzia abbiamo deciso di promuoverli ancora di più, anche perché i turisti non vengono più in Italia semplicemente per le città d'arte ma vogliono vivere quel territorio e spesso i cammini sono una bellissima offerta per far conoscere il territorio e raccontarlo." Lo dice all'ANSA Sandro Pappalardo, consigliere d'amministrazione Enit a margine della conferenza stampa per il cammino dei Cappuccini nelle Marche, nato nel 2021, e rilanciato anche come ideale anticipazione dei 500 anni dell'Ordine nel 2028, con uno spot e nuove iniziative, tra le quali una guida prossimamente edita da Terre di Mezzo. "Facciamo promozione in tutto il mondo, presentiamo i nostri prodotti nelle borse internazionali per il turismo e questo faremo anche per i cammini - aggiunge Pappalardo -. Il turismo è una filiera molto complessa, solo la sinergia permette di fare una progettualità concreta e che porta benefici a tutto il Paese".
    Il cammino dei Cappuccini, realizzato dal progetto di Fra Sergio Lorenzini (Ministro provinciale dei frati minori cappuccini delle Marche dal 2019), è un percorso molto ricco sotto il profilo spirituale, storico, artistico e naturalistico, percorribile a piedi e in bike. E' lungo quasi 400 km con 17 tappe previste (toccano tutte le province della regione e oltre 25 comuni). Inizia da Fossombrone, ha il suo fulcro a Camerino (luogo di nascita dei cappuccini) e il suo epilogo ad Ascoli.
    Lungo il cammino ci sono circa 170 strutture ricettive affiliate ad un prezzo di favore ed è possibile per pellegrini e turisti anche dormire e fermarsi nei conventi legati dal percorso, "dove non vengono ospitati in una foresteria, ma stanno insieme a noi, mangiano nel refettorio, possono partecipare alla nostra preghiera e alla messa. E' qualcosa che coinvolge molto sia chi ha lo spirito religioso, sia chi approccia quest'esperienza in maniera laica " spiega Fra Sergio Lorenzini. (ANSA).
   

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