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M'illlumino di meno, a Casa Leopardi visite a lume di candela

L'11 marzo con i versi de 'Le Ricordanze'

M'illlumino di meno, a Casa Leopardi visite a lume di candela

Redazione Ansa

RECANATI - A Recanati, Casa Leopardi aderisce all'iniziativa "M'illumino di meno", proposta dalla trasmissione 'Caterpillar' di Rai Radio2, organizzando suggestive visite a lume di candela nella casa del Poeta. "Siamo lieti di sostenere l'opera di sensibilizzazione di Caterpillar e Rai Radio 2 sui temi del risparmio energetico con una iniziativa simbolica ed emozionante - ha dichiarato la contessa Olimpia Leopardi, discendente del Poeta -, sarà l'occasione per rivivere la stessa atmosfera vissuta da Giacomo nel 1800 nei luoghi dell'infanzia a lui cari, nella Biblioteca, nei saloni di casa e soprattutto nella sua camera dove a lume di candela ha composto tante opere". L'11 marzo, dalle ore 18:00 i visitatori potranno accedere a Palazzo Leopardi con le lanternine messe a disposizione per vivere suggestivi momenti a lume di candela nel 'paterno ostello' leopardiano. La visita si snoderà tra le antiche sale della Biblioteca che hanno visto formarsi il genio di Giacomo, tra gli oltre ventimila volumi presenti e nei piani nobili del Palazzo, nel nuovo percorso "Ove abitai fanciullo" che a distanza di 200 anni ha svelato al pubblico per la prima volta gli appartamenti privati di Giacomo Leopardi. In alcuni momenti verranno letti i versi de 'Le ricordanze' (1829), ricchi di riferimenti a oggetti presenti in casa, come i quadri dei "figurati armenti", la serie di quattro tele raffiguranti animali al pascolo attribuite al pittore tedesco Philipp Peter Roos (Sankt Goar 1657-Roma 1706), detto Rosa da Tivoli presenti nella Galleria: "Quella loggia colà, volta agli estremi Raggi del dì; queste dipinte mura, Quei figurati armenti, e il Sol che nasce Su romita campagna".
    Si arriverà fino alla camera da letto di Giacomo, dalla cui finestra contemplava le stelle: "Vaghe stelle dell'Orsa, io non credea Tornare ancor per uso a contemplarvi Sul paterno giardino scintillanti, E ragionar con voi dalle finestre Di questo albergo ove abitai fanciullo, E delle gioie mie vidi la fine". 

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