(ANSA) - ANCONA, 18 GIU - La prima mostra del cratere sismico
è stata allestita a Camerino e apre nuove prospettive d'arte sul
Centro Italia. Sarà inaugurata il prossimo 25 giugno è resterà
aperta ai visitatori fino al 19 settembre, a Palazzo Castelli,
nella città del Maceratese ferita dal terremoto del 2016. Dal
titolo "Camerino fuori le mura: prospettive d'arte dal
Quattrocento al Settecento", è promossa e sostenuta dalla
Regione Marche e dal Comune di Camerino. Una mostra che vuole
valorizzare le opere d'arte recuperate nel territorio camerte e
salvate dal sisma, provenienti da chiese e musei inagibili.
Alcune di esse tornano in esposizione per il pubblico per la
prima volta dopo il terremoto, altre dopo il restauro, per altre
si tratta di riviverle attraverso le nuove tecnologie.
La mostra è stata presentata a Palazzo Raffaello ad Ancona
alla presenza dell'assessore regionale alla Cultura Giorgia
Latini, del sindaco di Camerino Sandro Sborgia, dell'assessore
alla Cultura di Camerino Giovanna Sartori, del rettore Unicam
Claudio Pettinari e dell'arcivescovo della diocesi di
Camerino-San Severino, Francesco Massara. L'esposizione prenderà
vita in uno dei palazzi storici della città, grazie alla
collaborazione dell'Università di Camerino il cui rettore
Pettinari, è anche membro del Comitato scientifico. Si tratta di
una mostra-evento di cui il visitatore, come un novello Indiana
Jones, personaggio protagonista del video promozionale, è parte
importante, potendo passeggiare tra la Pala d'altare del
Tiepolo, Apparizione della Madonna con il Bambino a San Filippo
Neri, per scoprire ogni minimo dettaglio (grazie all'utilizzo di
Haltadefinizione, un nuovo modo di vedere l'arte in gigapixel)
dell'opera, realizzata tra il 1739 e il 1740, che è l'unica
testimonianza del pittore veneto nell'Italia centrale. In
esposizione anche il ritratto del Dosso Dossi di Giulia Da
Varano l'ultima duchessa di Camerino, l'Annunciazione, il
manifesto più sorprendente del Quattrocento marchigiano, di
Giovanni Angelo d'Antonio, per molti precursore, della pittura
colta e raffinata di Piero della Francesca, per arrivare al
busto bronzeo raffigurante Urbano VIII del Bernini.
Il costo complessivo del progetto è di 90 mila euro di cui
80mila stanziati dalla Regione Marche. "E' una mostra simbolo -
ha sottolineato l'assessore Latini - per diversi motivi: per il
grande lavoro di squadra e l'ottima collaborazione
istituzionale, per l'amore verso il patrimonio culturale, volto
a renderlo condivisibile a più persone possibile e perché si
tratta di una vera ripartenza di questo territorio ferito, che
ha sempre dimostrato di sapersi rialzare dalle difficoltà, come
sanno fare i marchigiani. E' un segnale forte di speranza
proseguendo un più ampio percorso di valorizzazione delle opere
d'arte di cui le Marche sono ricche. Il nostro obiettivo è
quello del rilancio economico attraverso la cultura, volano
imprescindibile per la crescita dei territori" . "Camerino non
dimentica le sue origini - ha detto invece il sindaco Sborgia -
è una città per vocazione d'arte e di cultura e proprio
quest'ultima desideriamo che sia il motore della ripartenza, di
un rilancio economico e sociale del nostro territorio ferito dal
sisma e poi alle prese col covid". (ANSA).
Terremoto, "Camerino fuori le mura" prima mostra del cratere
Visitatore come Indiana Jones tra opere dal '400 al '700