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Capitale Cultura, Fano concorre nel nome di Vitruvio

Dossier 'Architetti dell'umano', da archeologia a Carnevale

Redazione Ansa

(ANSA) - FANO, 27 AGO - È "Fano Architetti dell'Umano" il tema scelto dalla città di Fano (Pesaro Urbino) per candidarsi a Capitale della Cultura 2022, il cui dossier è stato presentato alla cittadinanza da Ivan Antognozzi, project manager della candidatura. Fano punta su alcuni elementi distintivi: il patrimonio archeologico di epoca romana, visibile in vari spazi d'uso della città, le tradizioni legate al Carnevale, il rapporto con il mare, l'attenzione a politiche specifiche per i più piccoli. Il tutto sotto l'egida della figura-simbolo di Marco Vitruvio Pollione, autore in Età Augustea di De Architectura, il testo che definisce il canone dell'arte edificatoria classica, della cultura umanistica, poi ripreso in età rinascimentale e in epoche successive. A Fano Vitruvio forse è nato, di sicuro qui ha costruito la sua Basilica e per la comunità fanese Vitruvio e il De Architectura rappresentano un segno di appartenenza. Vitruvio ha rivendicato la dignità della disciplina umanistica all'architettura, fino a quel momento relegata al novero delle attività pratiche, mettendo al centro del progetto costruttivo e della sua visione del mondo l'uomo, il suo sistema di relazioni e il suo rapporto con la natura. Una visione dalla quale la contemporaneità si è gradualmente allontanata e che "Fano Architetti dell'Umano vuole recuperare, attraverso gli insegnamenti vitruviani e la sua celebre definizione di architettura, ossia l'unione di Firmitas, Utilitas e Venustas: solidità, utilità e bellezza. Parole che nel progetto fanese possono essere traslate in sostenibilità, accessibilità e benessere. Tre i pilastri del dossier: città abitabile, non solo in senso estetico, ma sociale; città dell'innovazione aperta, legata alla dimensione dello sviluppo economico, della coesione territoriale e della modernizzazione, con la possibilità per i giovani di sperimentare percorsi di co-creazione in vari settori; città del riuso e della riattivazione delle risorse. Quattro i 'cantieri' materiali e immateriali: il Museo del Teatro Romano, Fano città del Carnevale, Fano città delle Bambine e dei Bambini, il rapporto con il mare. Il nuovo Museo Archeologico dedicato a Vitruvio, nell'area appena acquistata dal Comune dove insiste l'antico Teatro Romano, sarà concepito non come spazio esclusivamente di conservazione e esposizione, ma come laboratorio di nuove visioni e di co-progettazione che coinvolgerà creativi, scuole, imprese, centri di ricerca , università, laboratori giovanili. Fano è la città del Carnevale più antico d'Italia, risalente al 1347, che viene celebrato ogni anno con tre domeniche di sfilate dei carri allegorici. Un evento che va ripensato come processo produttivo e creativo con nuovi servizi fruibili tutto l'anno. Nel 2022 sarà realizzata e inaugurata la Fabbrica del Carnevale, nell'ex collegio del Sant'Arcangelo, Ospiterà un Museo del Carnevale con un laboratorio di progettazione e prototipazione dei carri carnevaleschi. Fano è stata la prima città in Italia ad adottare politiche specifiche per bambini e bambine. Per la candidatura è prevista una qualificazione dei servizi e funzioni per creare una città accogliente, accessibile e inclusiva, attenta a tutte le fasce deboli, come diversamente abili e anziani. Infine, la riscoperta del rapporto con il mare e la civiltà marinara. Il Comune pubblicherà, a dicembre 2020, una Open Call Internazionale per la riqualificazione del Waterfront, tenendo conto del nuovo approccio alla progettazione architetturale e urbanistica, privilegiando la sottrazione e la sostituzione come contrasto al consumo di suolo e ai cambiamenti climatici. Un'impostazione che Vitruvio avrebbe approvato. (ANSA).
   

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