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Senigallia, capolavori dal '400 al '700

Opere provenienti da pinacoteche aree sisma fino al 3 marzo

Redazione Ansa

SENIGALLIA (ANCONA) - Le opere di Crivelli, Perugino, Giaquinto provenienti dalle pinacoteche terremotate della zona dei Sibillini sono esposte a Senigallia, nelle sale di palazzo del Duca (19 ottobre-3 marzo). Si intitola "Dai monti azzurri all'Adriatico. Crivelli, Perugino, Giaquinto" la mostra curata da Stefano Papetti che racchiude capolavori dal '400 al '700, dal Rinascimento al Barocco, per un viaggio nella religiosità popolare marchigiana che unisce l'entroterra e la costa adriatica. Una serie di opere provenienti dalla pinacoteca civica 'Fortunato Duranti' di Montefortino (Fermo) e da altre istituzioni legate alla Rete Museale dei Sibillini, come la pinacoteca 'Gentili' di San Ginesio e la pinacoteca civica di Sarnano (Macerata), dialogheranno con il patrimonio artistico di Senigallia, come la tavola del Perugino e le pale d'altare quattrocentesche tra cui quelle di Vittore Crivelli.
    Il percorso espositivo inizia con la tavola Sant'Andrea e la battaglia fra Ginesini e Fermani (1463) di Nicola di Ulisse da Siena; prosegue con Vittore Crivelli, a testimonianza del legame tra Venezia e le Marche, e con il Perugino di cui vi fu una grande diffusione nel Centro Italia. Passando per Vincenzo Pagani, Antonio Romano, Simone De Magistris e Marchisiano di Giorgio si arriva al Settecento con i dipinti di Corrado Giaquinto, l'artista pugliese che operò nelle maggiori capitali italiane ed europee: suo l'olio su tela La Maga che testimonia le storie e le leggende dell'area dei Monti Sibillini. In mostra anche le nature morte di affermati specialisti italiani del genere, come Spadino e Cristoforo Munari. "Una mostra che - dice il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi - intende valorizzare il nostro ricco patrimonio culturale colpito dal sisma e simbolo di un fertile crocevia di idee nei secoli".
   

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