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Giubileo, mostra Mangiaterra ad Ancona

In 40 opere artista lauretano solitudine, migrazioni, libertà

Redazione Ansa

ANCONA - La Mole Vanvitelliana di Ancona ospita la mostra 'Abitare la storia nella misericordia. L'immagine discende dal nostro esilio', che raccoglie fino al 30 ottobre una quarantina di opere dell'artista lauretano Bruno Mangiaterra, realizzate dal 1992 ad oggi. L'esposizione nasce dalla collaborazione tra il Comune di Ancona e la Regione Marche, che l'ha inserita, unica in Italia, tra le quattro mostre dedicate al Giubileo della Misericordia.
    "Non una mostra di arte sacra - ha spiegato Giancarlo Galeazzi, curatore dell'iniziativa assieme al poeta Francesco Scarabicchi e allo storico dell'arte Mariano Apa - ma un'esposizione in cui la misericordia non appare nelle opere, ma nello spirito che le informa come valore universale dell'uomo".
    "Opere che partono da dentro - ha aggiunto Mangiaterra - mescolando poesia, filosofia e storia dell'arte, e assorbendo tutta la grande lezione artistica del '900, che ho voluto costruire non per essere semplici figurine, ma immagini capaci di rispondere alle domande che ogni uomo si fa".
    Così nei dipinti appaiono gabbie con scritto 'esistiamo solo se siamo raccontati', e figure col burka, spazi acquei che rimandano alla nascita universale e immagini di uomini erranti, assieme all'isola dei desideri ispirata a Calvino e a un autoritratto, unica opera del 1972, che vede l'autore con delle ali al posto delle orecchie. Figure che rimandano ai grandi temi contemporanei della solitudine, della migrazione, della solidarietà, della morte, della vita e della libertà, spesso abbinate a poesie di Gianni D'Elia, Francesco Scarabicchi, Umberto Piersanti ed Eugenio De Signoribus. Vi si aggiunge una rassegna fotografica di Giorgio Cutini, che testimonia la trentennale collaborazione tra i due artisti.
   

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