Regioni

Al Memoriale della Shoah le immagini dell'Ucraina in guerra

La mostra con gli scatti del fotografo Stefano Rosselli

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 25 OTT - Il mondo offeso dalla guerra, quella in Ucraina, che cerca di andare avanti tra quotidianità difficile e speranza per il futuro. A Milano una mostra al Memoriale della Shoah, in programma dall'8 novembre al 7 gennaio, racconta il conflitto attraverso gli scatti di Stefano Rosselli. 'Ucraina', questo il titolo, è una trasposizione dell'omonimo volume edito da Feltrinelli, in cui a completare le foto ci sono i testi di Massimo Recalcati. La mostra è promossa da Nobile Agency.
    Protagonisti assoluti dell'esposizione, curata da Maria Vittoria Baravelli, sono i lavori realizzati da Rosselli nei tre viaggi organizzati in Ucraina da febbraio 2023. Oltre 60 scatti a colori che raccontano la quotidianità di chi rimane, tra gli strazi della guerra, e indirettamente parla alle generazioni future facendosi portavoce di un messaggio universale che le immagini riescono empaticamente a trasmettere.
    'Ucraina' presenta due sezioni. Nella parte del Memoriale, lungo il corridoio parallelo al Binario 21, sarà esposta una selezione di 18 fotografie che dipingono un mondo offeso, dilaniato. Un mondo che non ha bisogno di volti e proprio per questo rappresenta una guerra assoluta, di tutti, in ogni parte del pianeta. La sala espositiva, invece, racconta con 45 scatti i tanti volti della guerra. Racconta dei civili e dei soldati.
    Sono fotografie che, pur portandola inevitabilmente con sé, non indagano la morte, ma scelgono la vita di chi sopravvive e continua a vivere a contatto con la guerra. Un bacio a un corpo freddo. Un uomo che guarda fuori dalla finestra di un edificio sventrato. L'erba alta in un campetto di pallone, cresciuta perché lì hanno messo le mine.
    "La voglia di normalità porta l'uomo a cercare, anche dove sembra impossibile, momenti di serenità, perché fortunatamente la vita prevale sempre sulla morte", ha spiegato il fotografo Stefano Rosselli. "Questa mostra ci porta in un territorio diventato tristemente teatro di scontri e di dolori, e ci spinge a interrogarci su questi temi", ha aggiunto Roberto Jarach, presidente dalla Fondazione Memoriale della Shoah di Milano.
    (ANSA).
   

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