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Alla Fondazione Prada Preserving the Brain, mostra e convegno

Miuccia, forum internazionale può diventare ricorrente

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 15 SET - Un forum internazionale sulle malattie neurodegenerative composto da una mostra, un convegno a Milano e una serie di workshop online: è questo 'Preserving the Brain' quarto capitolo del progetto Human Brains della Fondazione Prada.
    Da domani al 10 ottobre la sede milanese della fondazione ospita l'esposizione curata dallo studio New York 2+4. Sono quattordici le sezioni supervisionate dai 13 centri di ricerca coinvolti e un ambiente centrale comune creato per creare dialogo e scambio di vedute attraverso contributi video, oggetti e strumenti tecnologici, testi scientifici e materiali visivi.
    Lo scopo è quello di mostrare le fasi che vanno dalla scoperta dei target terapeutici, alle tappe per la validazione di nuove terapie fino alla disponibilità del farmaco per il paziente, con una attenzione particolare alla medicina personalizzata, approccio che mira a curare la persona affetta da una malattia e non la malattia che si manifesta nella persona, ottimizzando l'uso dei farmaci e il monitoraggio delle risposte terapeutiche.
    Si svolgerà invece il 6 e 7 ottobre il convegno ideato dal neurologo Giancarlo Comi con i tredici istituti di ricerca coinvolti nel forum. Si svolgeranno invece dal 19 settembre al 4 ottobre 11 workshop ospitati dagli istituti partecipanti disponibili per il pubblico in streaming sulla piattaforma online humanbrains.fondazioneprada.org.
    "Questa fase del progetto - ha spiegato Miuccia Prada, che è presidente della Fondazione - è per noi particolarmente significativa perché ci permette di comprendere più da vicino l'impatto che la ricerca scientifica ha sulle nostre vite quotidiane e più in particolare sulla scoperta di possibili cure e trattamenti".
    "'Preserving the Brain' dimostra inoltre quanto siano fondamentali la collaborazione e lo scambio di conoscenze all'interno della comunità scientifica. Questo primo forum internazionale - ha aggiunto - potrebbe in futuro diventare ricorrente e permettere ai centri con cui siamo associati di aprirsi a un pubblico più ampio, come da loro auspicato, e alla Fondazione di contribuire concretamente alla ricerca neuroscientifica." (ANSA).
   

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