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Cenacolo diventa app e sito web

Social e realtà aumentata per guardare al futuro

Redazione Ansa

MILANO - ll Cenacolo 4.0 si presenta proiettandosi nel futuro grazie a un progetto digitale a tutto tondo, che comprende sito internet, pagine social e realtà aumentata. Al centro dell'idea, sviluppata ad hoc, c'è un'app che permette percorsi interattivi aumentando molto la fruibilità del museo, una delle realtà culturali più note del mondo, meta imprescindibile per i 500 anni di Leonardo da Vinci. L'app e il nuovo sistema di servizi web sono stati presentati oggi da Emanuela Daffra, direttore del Polo museale regionale della Lombardia, nel corso di una conferenza stampa durante la quale è stato possibile provare direttamente l'esperienza virtuale, che si inserisce "in modo complementare" nella straordinaria bellezza dell'opera: "Quello che stiamo cercando di fare - spiega Daffra - è utilizzare le straordinarie potenzialità dell'informatica e della realtà aumentata per rendere l'esperienze di visita il più possibile approfondita e proficua, e per raggiungere una platea più ampia". "Una dotazione, quella web, di cui si sentiva davvero la mancanza - ha sottolineato Michela Palazzo, direttore del Museo del Cenacolo Vinciano - Una lacuna che per noi era un obbiettivo primario, anche per arginare realtà esterne che per motivi turistici gestivano l'immagine del luogo". Il 'Cenacolo 4.0' è già da agosto attivo su Instagram, a breve lo sarà su Facebook e l'app è già scaricabile per mobile. Grazie a queste nuove 'dotazioni' si potrà anche prenotare e acquistare biglietti, oltre che trovare percorsi della Milano leonardesca. Come il sito internet (realizzato da 'Viva!') e i social permettono di preparare la visita da casa, e di tenersi aggiornati sulle iniziative, l'app (realizzata da Ett) sblocca i suoi itinerari solo quando si varca la soglia del museo. Avvicinandosi al Refettorio (il luogo di S. Maria delle Grazie dove si trovano L'Ultima Cena di Leonardo e La Crocifissione di Montorfano), nei tempi di attesa, i visitatori possono cominciare ad informarsi (mentre un sistema sofisticato sterilizza gli abiti in maniera invisibile prima dell'ingresso nella grande sala). Poi, una volta davanti al capolavoro - in un massimo di 15 persone per volta - e inquadrando l'affresco, si possono vedere e confrontare i vari restauri a cui è stato sottoposto, i personaggi che lo compongono, capire le scelte tecniche e stilistiche di Leonardo, oppure scegliere modalità ad hoc di interazione per i bambini o per gli ipovedenti. Un'importante estensione della fruibilità. L'applicazione inoltre permetterà agli sviluppatori di registrare cosa ha colpito di più il visitatore e in che modo, permettendo analisi cognitive con cui si potrà ancora di più migliorare la proposta museale. Il Museo del Cenacolo Vinciano, nel frattempo, attende sempre di conoscere il suo futuro gestionale, dopo l'ipotesi del passaggio all'Accademia di Brera. Ma per ora si lavora alacremente per offrire alle celebrazioni leonardesche un'Ultima Cena sempre più all'altezza della sua celebrità.

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