Regioni

A Milano il Cristo nero di Viale

In mostra al Foro Bonaparte fino al 30 marzo

Redazione Ansa

MILANO - In un tempo in cui divampano le polemiche sulla "razza bianca", arriva a Milano il Cristo nero: una replica della Pietà vaticana di Michelangelo, con la vergine che porta in grembo non il giovane Cristo di Buonarroti ma un Cristo di colore, è l'opera che l'artista Fabio Viale porta da giovedì 18 gennaio (fino al 30 marzo) nella nuova Galleria Poggiali di Foro Bonaparte, in una mostra personale denominata "Lucky Ehi". Conosciuto per le sue sculture in marmo e le sue performance, Fabio Viale ha scelto di presentare un allestimento composto da tre sole opere, tra cui appunto la replica in marmo della Pietà vaticana: ma nella Pietà di Viale la Vergine regge il corpo morto di un ragazzo nigeriano, Lucky Ehi, appunto. Il giovane, di fede cristiana, è morto dopo essere stato costretto a fuggire dalla Nigeria per persecuzione religiosa. La Vergine Maria ne tiene il corpo tra le mani. Con il progetto Viale cerca di dare espressione al divino attraverso il gesto semplice e toccante di "strappare" il Cristo dal grembo di Maria. Nella versione di Viale le braccia della Madonna sono aperte e vuote, pronte ad accogliere simbolicamente un nuovo corpo. E l'artista suggerisce come novello "Cristo" contemporaneo un giovane di colore: Lucky Ehi, appunto. Il corpo del migrante nigeriano ha una grande croce cristiana tatuata su una spalla. Lui è fuggito a 17 anni da un inferno di violenza e dopo lunghe traversie è arrivato in Italia. E' uno dei tanti migranti contemporanei. L'artista ha voluto ritrarlo in una dimensione di amore materno che travalica ogni confine, sociale, geografico, politico, religioso. "Quella di Lucky Ehi è una storia a suo modo paradigmatica - ha spiegato Sergio Risaliti, curatore della mostra -. E' simile a quella di migliaia di persone che fuggono dal loro Paese di origine in cerca di pace.
    Nella visione di Viale la storia di Lucky Ehi si sovrappone a quella di Gesù. Il messaggio cristiano in cui il giovane nigeriano ha riposto speranza, così come testimonia il sui tatuaggio, trova un compimento simbolico nella pietà di Maria".
   

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