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A Milano l'arte degli anni Sessanta

Redazione Ansa

MILANO - Una carrellata sull'arte degli anni Sessanta del secolo scorso viene compiuta con la mostra 'Boom 60! Era Arte Moderna', aperta da domani al 12 marzo nel Museo del Novecento. Si è voluto però mettere in luce un particolare aspetto sociologico, relativo all'impatto che le diverse espressioni di avanguardia sorte in questo periodo avevano avuto sull'opinione dei non addetti ai lavori. Un impatto non certo positivo, che andava dall'ironia ad un esplicito dileggio. E' stato documentato affiancando a diverse delle 140 opere in mostra gli articoli loro dedicati dai rotocalchi popolari, che vedevano un grande sviluppo in quel periodo. "L'anima con il buco" aveva come titolo un articolo apparso sull'Espresso nel 1960, dedicato alle tele tagliate o bucate da Lucio Fontana. "Lo sbarco dei corsari a Venezia" intitolava Gente un altro articolo sulla Biennale di Venezia del 1964. Dedicata alla Biennale era anche una fotografia, apparsa sul settimanale, di un guardiano che fingeva di annaffiare una scultura di Alik Cavaliere ricavata da calchi di piante.
    Un contributo lo davano anche personaggi famosi, come 1'attore Alberto Sordi, fotografato su Oggi sempre alla Biennale, mentre infilava perplesso la testa nel buco caratterizzante una scultura astratto in marmo di Alberto Vieni.
    Epoca invece sintetizzava la Biennale come un magazzino di cianfrusaglie.
    Questi giudizi e le relative opinioni popolari cominciarono a cambiare ala fine di quel decennio, quando quelle opere tanto vituperate presero a salire nei prezzi, fatto che i media non potevano certo ignorare. Così cominciarono ad apparire fotografie del pittore milanese Roberto Crippa accanto al suo aereo privato, del francese Mathieu con la sua Rolls Royce e Buffet davanti al suo castello. Tutti acquisti permessi dalla vendita delle rispettive opere. (ANSA).
   

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