Regioni

Al Ducale di Genova, Tina Modotti tra Donne e Libertà

Oltre 100 immagini del grande spirito libero della fotografia

Redazione Ansa

GENOVA - Ci sono le immagini artistiche di Tina Modotti, come le rose o la Prospettiva con fili elettrici del 1925, il cui originale è stato battuto all'asta nel 2019 per 692 mila euro, e quelle militanti, la Donna con Bandiera scattata in Messico nel 1928, che è l'immagine scelta come simbolo della mostra, il Sombrero con Falce e Martello, e quelle più intime, come il ritratto di Julio Antonio Mella, la sua macchina per scrivere, la sua immagine dopo l'omicidio a Città del Messico nel 1929, le foto delle donne, con un emozionante donna incinta con bambino in braccio. È un viaggio tra Donne, Messico e Libertà quello proposta da Palazzo Ducale di Genova che, fino al 9 ottobre, ospita le fotografie di Tina Modotti. Attrice, fotografa e attivista italiana, Tina Modotti è considerata una delle più grandi fotografe dei primi decenni del XX secolo, nonché una figura di grande fascino del movimento comunista e della fotografia mondiale. Le immagini da lei scattate in Messico, dove si trasferì dagli Stati Uniti nel 1923, illustrano la sua militanza politica, umana e politico-sociale. Una fotografa che ha lasciato un'impronta indelebile nella storia contemporanea: suoi scatti compongono le collezioni dei più importanti musei del mondo. In esposizione, quindi, un centinaio di fotografie, stampe originali ai sali d'argento degli anni Settanta realizzate a partire dai negativi di Tina, che Vittorio Vidali consegnò al fotografo Riccardo Toffoletti, il quale fu protagonista della sua riscoperta, oltre a fotografie, lettere e documenti conservati dalla sorella Jolanda, e video per un racconto affascinante, che avvicina il pubblico a questo spirito libero, che attraversò miseria e fama, arte e impegno politico e sociale, arresti e persecuzioni, ma che suscitò anche un'ammirazione sconfinata per il pieno e costante rispetto di se stessa, del suo pensiero e della sua libertà. 

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