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La storia del Pci nelle immagini del lavoro operaio

Fondazione Diesse, esposizioni per celebrare centenario Partito

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 02 APR - Nell'ambito di 'Pci 100° - nel segno del lavoro', la Fondazione Diesse in collaborazione con il Gruppo dell'Alleanza Progressista dei Socialisti & Democratici al Parlamento europeo, ha inaugurato due mostre a Genova Sestri Ponente: all'Auditorium della Manifattura Tabacchi di via Soliman 'Costruttori di navi' mentre al Circolo Arci Tinacci di via Vigna 'Voci e testimonianze di una storia'. Entrambe saranno aperte sino al 13 aprile dal lunedì al venerdì dalle 15 alle 18:30, il sabato dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 15 alle 18:30. La domenica dalle 9:30 alle 12:30. Ingresso gratuito. Si tratta di due diverse declinazioni del senso della rassegna che è in corso dal 9 marzo al 13 aprile, come ricorda Claudio Montaldo, presidente del comitato di indirizzo della Fondazione Diesse: "A chiusura del centenario dalla fondazione del Partito comunista d'Italia, la Fondazione Diesse intende ricordare il ruolo e le vicende dei comunisti genovesi collegandoli alla città industriale, al lavoro nella fabbrica e nel porto, alle trasformazioni produttive, a un universo fatto di socialità, culture, conflitti, partecipazione che ha connotato in modo così forte la democrazia e la vita di tutti i giorni. Una storia di valori, di moralità, di dignità, anche di errori, che ha coinvolto decine di migliaia di uomini e donne che si sentivano protagonisti del cambiamento e di un futuro migliore".
    "Per questo - aggiunge Mario Margini, presidente del cda della Fondazione Diesse - più che sulle immagini di partito, si è scelto di ripercorrere il lavoro operaio e portuale di cui il Pci è stato a lungo la rappresentanza politica e sociale, di far rivivere quegli anni senza retoriche ma attraverso mostre ricche di filmati d'epoca e di fotografie di forte impatto visivo, facendo anche ascoltare, per la prima volta, la voce dei singoli lavoratori, testimonianze di orgoglio di mestiere, lotte, speranze, impegno civile. Con l'obiettivo - conclude - di consegnare questa storia all'intera città, di renderla visibile come un grande patrimonio di Genova e della sua identità collettiva: quella del legame tra lavoro e democrazia". (ANSA).
   

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