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A tu per tu con Monet, rivoluzione al Ducale di Genova

Da soli di fronte alle Ninfee, capolavoro proveniente dal Marmottan

Le Ninfee di Monet esposte a Palazzo Ducale a Genova - Foto di Chiara Carenini

Redazione Ansa

GENOVA - Trasformare il distanziamento sociale in un'opportunità, con l'avvertenza che '5 minuti a tu per tu con Monet' può provocare sindrome da innamoramento.
    L'intuizione del direttore di palazzo Ducale di Genova Serena Bertolucci e del presidente della Fondazione Palazzo Ducale Luca Bizzarri è geniale: siccome le mostre non si possono più aprire perché non è possibile assicurare il distanziamento, mettiamo un'opera al centro di una stanza e consentiamo cinque minuti di visita da soli.
    Così, chi entra nell'appartamento del Doge di palazzo Ducale, accolto dalla splendida 'Contessa' di Boldini, prestato per l'occasione dal Comune di Genova che ne è proprietario, si trova di fronte a 'Le ninfee' che in genere, come le sue sorelle, hanno casa al Musée Marmottan Monet di Parigi e oggi sono qui a Genova.
    Si può scegliere: stare lì in piedi completamente stregati e immersi nel silenzio, oppure ascoltare Monet interpretato da Luca Bizzarri che ti racconta le 'sue' ninfee o ancora immergersi in 'Spiegel im spiegel' di Arvo Part per un'esperienza al limite dello psichedelico.
    "Abbiamo dovuto fare di necessità virtù - ha detto Bizzarri - e così abbiamo pensato di fare una mostra con un quadro solo, un quadro importante e bellissimo ma uno solo".
    Prima di arrivare al cospetto delle 'Ninfee', dal buio dell'appartamento del Doge esce fuori 'La Contessa', tela dipinta nel 1901 da di Boldini, oggi di proprietà del Comune di Genova. Una tela splendida che reca l'inconfondibile sigla dell'artista, fatta di veloci pennellate vibranti di colore, così adatta a restituire lo charme malinconico e sensuale e la naturale eleganza di una protagonista del bel mondo parigino.
    Poi svolti e lo vedi: perfettamente illuminato, straordinariamente vicino. Così vicino che si riescono a vedere le pennellate che compongono le carnose ninfee e così commovente che come Proust ti ritrovi a voler allungare la mano per toccare quell'acqua che assomiglia a un cielo.
    "Dobbiamo riscoprire un'altra dimensione - ha detto Bertolucci -, siamo stati costretti a riscoprire un'altra dimensione. Una mostra del genere è l'unica oggi possibile ed è una mostra reale, concreta. Intima".
    L'esperienza di '5 minuti a tu per tu con Monet' è veramente psichedelica. E' una scommessa vinta in partenza, un modello che dovrà essere replicato perché la cultura "è un elemento fondamentale per ritrovare la propria identità, dopo ciò che è stato", ha detto l'assessore alla cultura del Comune di Genova Barbara Grosso.
    Le Ninfee rimarranno a Palazzo Ducale fino al 23 agosto.
    (ANSA).
   

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