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Inside Outside, con Petra Blaisse lo spazio da vivere

Al Maxxi dal 25/2 A Retrospective, installazione site specific

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - Una morbida architettura che si muove con il vento, concepita per dissolvere il confine tra il dentro e il fuori, da percorrere attraversando un corridoio in cui due grandi tende semitrasparenti, in pvc e voile, alte 11 metri e lunghe 30, creano una sorta di museo a cielo aperto: dal 25 febbraio all'8 maggio la piazza Alighiero Boetti del Maxxi e la lobby del museo saranno abitate dall'installazione site specific "A Retrospective", tappa del progetto itinerante "Inside Outside", firmato dall'artista olandese Petra Blaisse. Modellata sugli spazi esterni ed interni del Maxxi, terza tappa del progetto che è stato esposto all'ETH di Zurigo (2018) e alla Triennale di Milano (2020), l'installazione entrerà ora a far parte della collezione architettura del museo capitolino: obiettivo di "A Retrospective" è ripercorrere e "mettere in scena" scena 70 progetti realizzati in 20 anni dallo studio Inside Outside, fondato ad Amsterdam nel 1991 da Petra Blaisse.
    Tra i progetti più significativi raccontati dall'installazione, tutti incentrati sulla relazione proficua e sempre mutabile tra interno ed esterno e realizzati seguendo un approccio interdisciplinare (combinando tecnologia dei materiali da un lato e arti applicate, landscape e interior design dall'altro), anche Il parco Biblioteca degli Alberi, landmark e cuore verde dello skyline innovativo di Milano realizzato nel 2018, il parco commemorativo della tragedia del Polcevera, primo passo del grande progetto di rigenerazione urbana per Genova in collaborazione con lo Studio Stefano Boeri o lo spettacolare e cinetico allestimento espositivo presso la Humboldt University a Berlino. Nella lobby invece "A Retrospective", a cura di Fredi Fischli e Niels Olsen, documenta la storia dello studio attraverso alcuni modelli, tra cui anche quello dell'allestimento per la mostra "A story for the future", realizzata lo scorso anno per i primi 10 anni di vita del Maxxi, o il modello per la Biblioteca Lochal a Tilburg, in Olanda. A completare l'installazione una trama di linee che si intersecano, ancora una volta come ulteriore forma di collegamento tra il dentro e il fuori. "E' stato facile e veloce realizzare l'installazione, siamo abituati a lavorare nell'architettura e sull'architettura, questo edificio progettato da Zaha Hadid è incredibile, molto robusto e chiaro allo stesso tempo", ha spiegato l'artista. (ANSA).
   

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