(ANSA) - ROMA, 16 FEB - Un poster gigante, con una
costellazione di reti e connessioni tematiche che hanno
costruito un'anima, un'identità. Una sala a scacchi bianca e
nera, per raccontare il Maxxi prima del Maxxi, quando ancora
era il cantiere di Zaha Hadid. E poi un'impressionante Timeline,
che scandisce, rimanda, moltiplica, ciò che è stato come
un'autostrada lanciata verso il domani. È con "Una storia per il
futuro. Dieci anni di MAXXI" (17 febbraio - 29 agosto), che il
Museo nazionale delle arti del XXI secolo festeggia il suo primo
decennio di vita, lavoro, ricerca, costruzioni. Una mostra
immateriale, a cura di Hou Hanru e realizzata con la
collaborazione dell'ANSA. Il direttore artistico, dopo aver
ripensato il concetto di Collezione permanente con Non basta
ricordare e dopo aver svuotato il museo per riempirlo di suoni e
performance con Open Museum Open City, ora compie un altro gesto
radicale: una "mostra non mostra", immateriale, in cui le opere
non sono presenti fisicamente ma raccontate ed evocate
attraverso immagini e parole. "Abbiamo lavorato due anni per
realizzarla - racconta Hanru - E' anche una riflessione su come
sviluppare il museo in futuro". Il risultato è un gigantesco
Atlante di oltre 1200 immagini, che invade le pareti del museo,
ispirato al monumentale progetto Mnemosyne dello storico
dell'arte Aby Warburg e alla nozione di Museo immaginario
coniata dallo scrittore e politico André Malraux nel 1947.
Accanto, un patrimonio straordinario di interviste d'archivio,
testi e pubblicazioni, divisi in cinque sezioni (Il MAXXI e la
Città, La Moltitudine, Mondi, Le Sfide della Realtà e Credete
nell'innovazione) nell'allestimento dello studio olandese Inside
Outside di Petra Blai. Un invito a ripercorrere la storia
recente, quella del Museo ma anche quella globale, per far luce
sul prossimo futuro ed essere parte attiva in questo eccezionale
brainstorming collettivo. (ANSA).
Una storia per il futuro, 10 anni di Maxxi in mostra
In collaborazione con ANSA, si riapre con antologica immateriale