(ANSA) - ROMA, 25 GIU - Il volto scuro, barbuto e con le
corna, tra riti pagani e cristiani della tradizione delle
marionette indagata da Ana Zamora. La fantasia, citando Calvino,
nel progetto Bomarzo di Adolfo Serra. I tableaux vivants che
uniscono sapienza tessile, gusto barocco e la bellezza di Roma
per Irene Clementine Ortega. O le strade, imperi e paradisi di
José Ramon Ais Larizgoitia che firma un saggio fotografico su
una possibile storia della città scritta a partire dai suoi
alberi pubblici. È Processi 147, mostra finale dei borsisti
2019-2020 della Real Academia de España en Roma (fino al 31
dicembre a Piazza San Pietro in Montorio) che riprende così la
sua stagione espositiva, in realtà mai interrotta anche durante
il lockdown grazie ai social con il progetto Finestre Aperte.
"Un invito a vedere ciò che facciamo giorno dopo giorno
all'Academia de España - spiega la direttrice Ángeles Albert - E
a respirare l'aria delle centinaia di anni di una città che
continua a risvegliarsi ogni giorno lucente, bella e
irripetibile. Perché la nostra vocazione è essere e fare parte
di Roma".
In tutto, 22 gli artisti di Processi 147: spagnoli,
latinoamericani e italiani, vincitori dell'annuale concorso
indetto dal Ministero degli Affari Esteri spagnolo, chiamati a
realizzare un progetto dedicato all'Italia ed in particolare
alla città che li ospita, Roma, sempre al centro della loro
ricerca artistica, che quest'anno spazia dall'archeologia alla
musica, dalla fotografia al cinema, dalla letteratura alla moda,
dall'arte figurativa alle performance. La mostra è anche
l'occasione per visitare un complesso monumentale solitamente
chiuso al pubblico, con i suoi grandi tesori nascosti, come il
Tempietto del Bramante, il salone dei ritratti e la sala da
pranzo del piano nobile. (ANSA).
Roma in mostra alla Real Academia de España
Processi 147, fino al 31/12 con i lavori dei borsisti 2019-2020