(ANSA) - ROMA, 13 LUG - "Portai a Mario Pannunzio una foto
di Pasolini di cui ero orgoglioso. Lui la guardò a lungo, cosa
che non faceva mai, poi disse: No, è troppo bella. Non la
pubblico". Paolo Di Paolo ricorda ancora con precisione l'esame
rigoroso al quale il direttore del settimanale "Il Mondo"
sottoponeva gli scatti dei suoi collaboratori. Lo fa parlando
accanto alla scrivania dell'ufficio dell'inventore del mitico
periodico di cui ha curato la ricostruzione minuziosa per la
mostra "Paolo Di Paolo. Mondo perduto. Fotografie 1954-1968", al
Maxxi fino all'8 settembre. Il maestro, molisano di Larino, 94
anni di energia e lucidità, accompagna un gruppetto di studenti
del Dipartimento di Scienze Umanistiche e della Comunicazione
dell' Università della Tuscia in una esclusiva visita guidata in
cui si intrecciano aneddoti, etica della professione, personaggi
straordinari di un' Italia che si ricostruiva il volto dopo la
tragedia della guerra.
Paolo Di Paolo, una lunga storia di foto
Al Maxxi davanti alle sue foto, "Il Mondo, che esperienza..."