Regioni

La mano senza fine di Portinari

A Roma 26 tele del grande artista figlio di immigrati italiani

Redazione Ansa

ROMA - C'è anche l'affascinante quadro intitolato 'Caffè', uno dei punti di riferimento dell'arte brasiliana moderna nonché l'opera che maggiormente testimonia la storia dei legami tra Italia e Brasile, tra i lavori del pittore brasiliano figlio di immigrati veneti Candido Portinari esposti a Roma nella mostra 'Portinari. La mano senza fine'. Allestita fino al 22 aprile presso la sede dell'ambasciata brasiliana a Palazzo Pamphilj, nella galleria che proprio di Portinari porta il nome fin dalla sua inaugurazione nel 1962, la mostra presenta 26 tele del pittore, tutte appartenenti alla collezione del Museu Nacional de Belas Artes (MNBA) di Rio de Janeiro.
    Influenzato dall'arte pittorica di Piero della Francesca ma anche dall'espressività cubista e surrealista, Portinari nei suoi quadri ha privilegiato tinte scure e terrose, esplorando temi eterogenei, che spaziano dai suoi ricordi di bambino alla povertà alle condizioni di vita del popolo brasiliano e rivelando sempre uno stretto legame affettivo con le sue origini italiane. Come ha affermato Antonio de Aguiar Patriota, Ambasciatore del Brasile a Roma, Portinari con la sua "mano senza fine, ci ha lasciato una produzione di grande risonanza umana e universale, in linea con la sua doppia identità, brasiliana e italiana. Le sue immagini rimangono eloquenti e contemporanee".(ANSA).
   

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